http://scienza.panorama.it/salute/in-forma/Camminare-in-cambio-di-soldi-l-ultima-frontiera-del-wellness
Che cosa può convincere un gruppo di persone obese a camminare per almeno 5.000 passi al giorno per
un anno? Non la promessa dei benefici per la salute cardiovascolare,
nemmeno la minaccia rappresentata dai rischi che la sedentarietà
abbinata all'obesità porta con sé. Può però riuscire nell'ardua impresa
un premio per l'assicurazione sanitaria più alto.
Accade negli
Stati Uniti, dove il sistema sanitario si basa sulle assicurazioni
private che però, vista la notevole diffusione dell'obesità e le sue
importanti implicazioni a livello di salute, cominciano a mal sopportare
l'idea che i loro assicurati non facciano nulla per migliorare il
proprio "profilo di rischio". Così La Blue Care Network ha
iscritto un folto gruppo dei propri assicurati in sovrappeso a un
programma di fitness basato sull'uso di un pedometro che dava diritto a
uno sconto del 20% sul premio da pagare.
I ricercatori
delle Università del Michigan e di Stanford hanno analizzato i risultati
di questo esperimento pilota, convinti che sia quella la direzione che
sempre più compagnie di assicurazione prenderanno in America. Dopo un
anno il 97% delle oltre 6.000 persone coinvolte nel programma erano riuscite a raggiungere o superare l'obiettivo
di fare 5.000 passi al giorno tutti i giorni, compresi coloro che
avevano giudicato ingiusto e coercitivo l'obbligo di fare fitness per
ottenere lo sconto.
In pratica aderire a WalkingSpree, il programma basato sul camminare, equivaleva a indossare un pedometro fornito
dalla compagnia di assicurazione, scaricandone poi quotidianamente i
dati su un apposito sito internet che teneva traccia del comportamento
degli iscritti. "Vi è un dibattito etico intorno all'idea di costringere
qualcuno a essere personalmente responsabile per i costi sanitari
legati alla sedentarietà", commenta Caroline R. Richardson, tra gli
autori dello studio pubblicato su Translational Behavioral Medicine. "Ma ci aspettiamo di vedere sempre più tentativi di questo tipo per motivare finanziariamente comportamenti salutari".
Per
alcune famiglie lo sconto arrivava a consistere anche di 2.000 dollari
l'anno, un bel risparmio davvero. Secondo gli autori i programmi di
fitness sponsorizzati da aziende e compagnie di assicurazione
aumenteranno per effetto delle politiche dell'Affordable Care Act, (il
cosiddetto Obamacare) perché consentono di risparmiare sui costi sanitari se impiegati e assicurati mantengono abitudini sane.
E
se la stragrande maggioranza dei 6.548 partecipanti ha mantenuto il
patto, e ha davvero camminato quei 450.000 passi a trimestre che erano
richiesti dal programma, solo un terzo di loro lo ha fatto controvoglia,
mentre gli altri due terzi si sono detti soddisfatti del programma. E se lo hanno trovato facile da seguire e ne hanno tratto beneficio, c'è da sperare che continueranno a camminare e contare i passi anche in futuro, senza bisogno di sconti o incentivi economici.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il futuro del fitness passa dai 50–75 anni: dove il mondo sta già costruendo business veri
Negli ultimi anni il settore del fitness ha parlato molto di Gen Z, digital fitness, wearable e intelligenza artificiale. Tutto vero. Ma ...
-
Il nuovo report L.E.K. Consulting e Lincoln International ci restituisce un’istantanea chiara: il fitness non è più (solo) fatica, sudore ...
-
L’ European Health & Fitness Market Report 2025 , presentato questa settimana all ’ EHFF di Colonia , conferma quello che molti nel s...
-
Per anni il marketing digitale ha cercato di automatizzare le interazioni con i clienti. Funnel, email, notifiche push, chatbot: tutti strum...
Nessun commento:
Posta un commento