Antistress e bruciagrassi, Kangoo e Bokwa nuove mode in palestra


Scarpe 'spaziali' e musica latina, coreografie da seguire disegnando con i piedi lettere o numeri sul pavimento. Si chiamano Fit Kangoo dance e Bokwa gli ultimi trend che dopo aver spopolato negli Usa - fra New York e Los Angeles - si stanno diffondendo anche nelle palestre italiane. Mode passeggere o in grado di resistere anche dopo i classici '15 minuti di celebrità' preconizzati da Andy Warhol? E' tutto da vedere, osservano gli addetti ai lavori che, interpellati dall'Adnkronos Salute, tracciano un quadro delle novità che animeranno la prossima stagione autunnale. Mentre dalle ultime kermesse arriva la consacrazione per Pilates e Zumba, "ormai due pilastri del fitness" globale, consolidati a diverse latitudini, dagli States al Vecchio continente. Le Kangoo jumps, stivaletti stile 'rollerblade' ma con delle particolari molle al posto delle rotelle, sono lo strumento con cui in diverse palestre tricolore ci si allenerà a ritmo di mambo, saltando come canguri appunto. Non una novità in sé, visto che già nel 1994 si parlava di questa speciale calzatura - il brevetto è svizzero - usata anche dalla Nasa per aiutare gli astronauti reduci da un viaggio nello spazio a recuperare velocemente massa muscolare. Il nuovo trend, che ha contagiato in particolare New York, 'sdogana' le kangoo jumps per mantenersi in forma anche nelle sale delle palestre, con passi di danza (in genere salsa e merengue) eseguiti rimbalzando. Secondo chi la propone, un quarto d'ora di 'Kangoo dance' permette di bruciare da 150 a 200 calorie. Un'attività non solo bruciagrassi, ma anche antistress perché, assicurano i fan, sostenuta dai ritmi latini mette anche di buonumore. La filosofia è simile a quella che ha portato al successo lo Zumba che, spiega Laura Antonini, personal trainer, "resta comunque la moda più solida del momento. E' un'aerobica latina. In stile 'villaggio turistico' propone delle coreografie allegre e divertenti. La particolarità è che l'istruttore (certificato) le propone sul momento, senza spiegarle. Gli allievi devono solo seguirlo. La musica è coinvolgente. I benefici sono quelli dell'aerobica: tonificazione generale, mirata in particolare a gambe e glutei". La lezione dura 45 minuti, tutti in movimento senza soluzione di continuità. "Una buona soluzione per bruciare grassi". La disciplina promette di far bruciare fino a 800 calorie a lezione e, oltre allo Zumba classico, nato negli anni '90 in Brasile, a opera dell'insegnate di aerobica Beto Perez, ora si stanno facendo largo diverse varianti. Una delle più recenti è lo Zumba Sentao, che movimenta le coreografie introducendo anche l'uso di sedie. Si muove sullo stesso binario un'altra tendenza del momento: "E' il Movida", programma di fitness musicale, segnala Barbara Dianati, responsabile del settore corsi del centro sportivo B.Fit di Legnano, nel Milanese. "Assistiamo poi al rilancio del tappeto elastico - prosegue - ma vanno molto anche gli allenamenti militareschi Tacfit e Bootcamp, esplosi qualche anno fa e tornati in auge". Marines alla riscossa, dunque, ma dagli Usa arriva anche un'altra novità che ha fatto il suo debutto al 'Rimini wellness': il Bokwa che ora punta a varcare l'Oceano e a sfondare anche nel Belpaese. Papà della disciplina, che ha come culla le palestre di Los Angeles, l'istruttore di Group Fitness di origini sudafricane Paul Mavi che con un pool di 'maestri' certificati è al lavoro per allargare la fama di questo nuovo allenamento, non esattamente una danza fitness. Si disegnano lettere e numeri immaginari con i piedi, muovendosi insieme a tempo di musica con un ritmo in forma aperta. Un'attività da 600-700 calorie all'ora. Queste discipline sono trasversali e adatte a tutte le età. E vengono modulate in diversi livelli di difficoltà. "Al di là delle novità, delle mode e delle operazioni commerciali del momento, nel mondo del fitness è chiaro che il tornado Zumba ha cambiato irreversibilmente la scena. Questa disciplina domina ancora a livello nazionale e internazionale ed è riuscita a diventare un elemento fondamentale un po' ovunque. Ci si diverte a sudare e faticare con lo Zumba in America, Europa e Asia", osserva Gabriele Brustenghi, fondatore nel 1989 del Festival del Fitness che ora si tiene a Roma. "Ma ancora più sorprendente - continua - è il solido successo del Pilates, un'attività più seria e ragionata, magari meno eccitante dello Zumba e più vicina all'attività fisica come si faceva una volta, una reinterpretazione della tradizionale ginnastica". Respirazione e postura corrette e controllate sono alla base del metodo messo a punto a inizio '900 dal tedesco Joseph Hubertus Pilates. Per gli appassionati della disciplina, è un 'toccasana' per chi sogna un ventre piatto. "Il Pilates assicura un lavoro armonico - sottolinea Antonini - è intramontabile con tutte le sue varianti. In acqua, a ritmo di tango e nelle sue ultime evoluzioni, come il piloxing", una sorta di fusione di standing pilates, boxe e danza. "Il pilates - prosegue - migliora anche tutta la muscolatura interna e apporta benefici anche per l'equilibrio. Prevede un lavoro a corpo libero proponibile a tutti, anche in questo caso con diversi livelli di difficoltà. Esistono programmi ad hoc per donne incinte e anziani. E si usano anche macchine particolari". Un esempio è la 'wunda chair', una sorta di sgabello con delle leve, "delle resistenze che servono per aumentare le difficoltà". Altra passione anche per gli amanti del fitness in salsa tricolore è lo 'striding': "Una camminata di gruppo con sottofondo musicale che si esegue su speciali tappeti non elettrici - spiega Antonini - Questi strumenti hanno una resistenza e si fanno andare camminando. L'istruttore dà il tempo e propone diversi modi di camminare. La logica è quella dello spinning. I benefici sono quelli della camminata classica: si bruciano grassi, si mantengono pulsazioni alte. E' lavoro aerobico". L'altra novità segnalata dagli addetti ai lavori è invece di carattere 'sociale': "Lo stile delle palestre italiane va sempre più verso il 'club' - segnala Brustenghi - I centri sportivi si trasformano in luoghi di vita sociale, dove si va anche a prendere un caffè e scambiare quattro chiacchiere con gli amici. Non più rifugio per palestrati, ma 'villaggio' frequentato da un target più ampio, che copre dai bambini agli anziani". L'ultima tendenza? L'allenamento di famiglia. "Sempre più genitori vanno in palestra con i propri bambini, dai 6 ai 12 anni. E tante palestre in Italia si stanno attrezzando anche con spogliatoi ad hoc per i piccoli sportivi", conclude l'esperto.http://www.adnkronos.com/Salute/Salute/?id=3.2.535921922

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