Medici nel caos: incertezza obbligo certificato idoneità sportiva

Le nuove normative hanno creato una situazione ingestibile

 Pediatri e medici di base in fibrillazione per il caos scatenato dalle recenti normative in materia di certificati per la pratica dell’attività sportiva. Proprio in concomitanza con il periodo clou delle iscrizioni a palestre, piscine e centri sportivi, non vi sono certezze sulla documentazione richiesta a bambini e adulti.
I dubbi riguardano soprattutto la necessità di prescrivere l’elettrocardiogramma agli atleti praticanti a livello non agonistico.
La stessa Asl conferma di essere in attesa di chiarimenti.
«Proseguiamo le attività in base alle precedenti normative - fanno sapere da via Pessina - aspettando di avere ulteriori precisazioni».
A scatenare il caos è stato un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 20 luglio scorso. «La normativa introduce una distinzione tra attività ludico-motoria e attività non agonistica - dice Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como - Nel primo caso, non è più obbligatorio il certificato medico, un passaggio che sta creando scompiglio e confusione. Nel secondo caso, invece, la questione clou riguarda l’eventuale prescrizione dell’elettrocardiogramma, a discrezione del medico».
Anche la distinzione tra attività ludica e attività non agonistica appare tutt’altro che chiara.
«Anche se non sussiste l’obbligatorietà - aggiunge Spata - ho invitato i colleghi medici, in caso di richiesta del paziente, a rilasciare comunque il certificato così come previsto dalle normative. Per quanto riguarda il cardiogramma, come detto la scelta è del medico. Se richiesto per un adulto, il costo è a carico del paziente mentre per i bambini l’esame è gratuito».
In questi giorni, un genitore che si rivolga al medico per il certificato di idoneità all’attività sportiva riceve le risposte più svariate. C’è chi prescrive l’elettrocardiogramma senza esitazione e chi non rilascia neppure il certificato, invitando a chiedere maggiori chiarimenti alla società sportiva sulla effettiva obbligatorietà del documento.
Rino Rosignoli, segretario regionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp), conferma l’incertezza. «In un primo momento era stato previsto l’obbligo dell’elettrocardiogramma - dice - Un emendamento successivo ha aggiustato il tiro e ora il pediatra è investito della responsabilità di prescrivere o meno l’esame. Molti colleghi chiedono il cardiogramma, quantomeno per i bambini che non l’hanno mai fatto in precedenza. Abbiamo sollecitato un chiarimento al ministero».
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