Promuovere la buona salute per tutti e per tutte le fasce di età
attraverso la cultura del movimento, secondo le abilità di ciascuno, è
l'obiettivo a cui la Uisp guarda da sempre nel coniugare attività
fisica, educazione, ambiente, benessere e diritti di cittadinanza.
Gli italiani sono tra i più sedentari in Europa, con il 60% che dichiara di non fare mai sport o attività fisica, contro una media europea del 42% e un primato, quello della Svezia, che si ferma al 9%.
Questo dato, contenuto nella ricerca di Eurobarometro, ci impone un cambio di passo, tenendo in considerazione che la crisi economica ed i tagli al welfare pesano non poco anche su questo esito, rischiando di allargare la forbice delle diseguaglianze nelle opportunità di pratica motoria con conseguente iniquità nel rapporto con la salute ed il benessere di tutti i cittadini.
A destare l'allarme è soprattutto la mancanza di attività da parte dei giovani. Solo il 34% degli adolescenti europei di età compresa tra 13 e 15 anni è fisicamente attivo ai livelli consigliati dalle presenti linee guida. Ciò contribuisce all'aumento dei bambini sovrappeso ed obesi in Europa, soprattutto tra le fasce socio-economiche più deboli. I dati raccolti dalla "Childhood Obesity Surveillance Initiative" (l'iniziativa di monitoraggio dell'obesità infantile) condotta in Europa dall'OMS dimostrano che in alcuni paesi quasi il 50% dei bambini di otto anni di età sono sovrappeso e oltre il 25% è obeso. In quasi tutti i paesi europei, inoltre, i livelli di attività fisica praticata iniziano a calare significativamente tra gli undici e i quindici anni di età, soprattutto tra le ragazze.
L'OMS raccomanda agli adulti, anziani compresi, di praticare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica di tipo aerobico a intensità moderata. Le raccomandazioni attuali insistono sui benefici per la salute di un'attività ad intensità moderata e sul fatto che i livelli consigliati possono essere accumulati esercitandosi per intervalli relativamente brevi di tempo. Bambini e giovani, invece, dovrebbero praticare un totale di almeno 60 minuti al giorno di attività fisica, da moderata a intensa.
Gli italiani sono tra i più sedentari in Europa, con il 60% che dichiara di non fare mai sport o attività fisica, contro una media europea del 42% e un primato, quello della Svezia, che si ferma al 9%.
Questo dato, contenuto nella ricerca di Eurobarometro, ci impone un cambio di passo, tenendo in considerazione che la crisi economica ed i tagli al welfare pesano non poco anche su questo esito, rischiando di allargare la forbice delle diseguaglianze nelle opportunità di pratica motoria con conseguente iniquità nel rapporto con la salute ed il benessere di tutti i cittadini.
A destare l'allarme è soprattutto la mancanza di attività da parte dei giovani. Solo il 34% degli adolescenti europei di età compresa tra 13 e 15 anni è fisicamente attivo ai livelli consigliati dalle presenti linee guida. Ciò contribuisce all'aumento dei bambini sovrappeso ed obesi in Europa, soprattutto tra le fasce socio-economiche più deboli. I dati raccolti dalla "Childhood Obesity Surveillance Initiative" (l'iniziativa di monitoraggio dell'obesità infantile) condotta in Europa dall'OMS dimostrano che in alcuni paesi quasi il 50% dei bambini di otto anni di età sono sovrappeso e oltre il 25% è obeso. In quasi tutti i paesi europei, inoltre, i livelli di attività fisica praticata iniziano a calare significativamente tra gli undici e i quindici anni di età, soprattutto tra le ragazze.
L'OMS raccomanda agli adulti, anziani compresi, di praticare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica di tipo aerobico a intensità moderata. Le raccomandazioni attuali insistono sui benefici per la salute di un'attività ad intensità moderata e sul fatto che i livelli consigliati possono essere accumulati esercitandosi per intervalli relativamente brevi di tempo. Bambini e giovani, invece, dovrebbero praticare un totale di almeno 60 minuti al giorno di attività fisica, da moderata a intensa.
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