Quali sono le prospettive dell' Inbound Marketing?: Scopri la ricerca HubSpot 2016

E’ on line l’ottavo Report State of Inbound pubblicato da HubSpot, provider della più famosa piattaforma di inbound marketing nel quale è riassunto in maniera inequivocabile la mission alla base della metodologia Inbound: cambiare il modo in cui le aziende fanno business con un approccio più utile per il consumatore e quindi più umano ed empatico. 
Negli ultimi dieci anni questo approccio ha raccolto un numero sempre crescente di simpatizzanti, una vera e propria community di marketer e sales manager che ogni anno è coinvolta in prima persona nella definizione del Report State of Inbound.
Perché scegliere l’inbound marketing?
Il punto centrale del Report consiste nell’evidenziare le esigenze e le priorità di aziende e marketer: e non è un caso che al primo posto si confermi la necessità di convertire i visitatori attratti in lead e clienti acquisiti. Solo al secondo posto si posiziona la crescita di traffico al sito web aziendale, seguita al terzo posto dagli obiettivi legati alle attività di upselling.
Non ultimo, tra le prospettive di evoluzione futura dell’inbound marketing è la ricerca di nuovi canali per veicolare più efficacemente i contenuti. Non sorprende, in questa prospettiva, che la maggioranza degli intervistati riservi un posto d’eccezione ai video nel proprio piano strategico. In particolare, YouTube si conferma la principale piattaforma per la creazione e la distribuzione di video e il 49% dei marketer intende continuare a integrarla nella propria content strategy. Tuttavia, all’orizzonte si profilano nuove piattaforme, prima tra tutte quella di Facebook: ben il 39% degli intervistati punterà al Social di Zuckerberg per la propria pianificazione di contenuti video. Al terzo posto: Instagram, che raccoglie i favori del 33% degli intervistati.
Inoltre, il 73% dei marketer sostiene di utilizzare Facebook per fini commerciali, apprezzandone soprattutto le infinite possibilità di tracciamento e analisi del pubblico.
Modelli di vendita
Cresce il Social selling: il 42% dei buyer intervistati sostiene di aver implementato gli investimenti sui social network per scopi commerciali. Cresce soprattutto la valenza di LinkedIn come canale di connessione professionale, soprattutto tra le aziende B2B; allo stesso tempo, viene riconosciuta l’importanza del training e dell’integrazione del CRM come strumenti indispensabili per un processo di vendita più fluido, personalizzato e coinvolgente, a danno delle obsolete cold call.
L’orizzonte è ormai chiaro: un numero sempre crescente di aziende tenderà ad integrare marketing e processi di vendita improntando verso una comunicazione diretta, customizzata, fondata su conversazioni social e su contenuti di qualità.


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