Gli ambiziosi piani di Malagò: eliminare l’ingombrante ministero dello Sport.

Quando Malagò,  il numero uno dello sport, scrive che “raggiungere sempre più alti traguardi nello sport a livello nazionale e internazionale … è certamente un obiettivo condiviso che ha sempre connotato l’agire del Coni, ma che non può e non deve esaurirne il ruolo”, intende che per il suo Comitato immagina un ruolo sempre più forte. 
Il Coni di Malagò punta a diventare il vero ministero dello sport del nostro Paese. Il prossimo governo, però, potrebbe non essere d’accordo, qualsiasi esso sia. Movimento 5 stelle e Lega in tema di sport hanno idee molto simili: entrambi avevano inserito nel loro programma la riforma del Coni e la restituzione all’esecutivo di alcune competenze di cui l’Ente si è nel tempo appropriato; si parla addirittura di togliere i 400 milioni di euro e passa di contributo statale annuale, per distribuirlo direttamente alle Federazioni e ai progetti sul territorio, senza più passare dal Foro Italico
A questo punto c'è da chiedersi se ci sarà ancora un ministro dello sport nel prossimo governo o verrà cenntralizzato tutto sul Coni?

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