Se, in ogni caso, le newsletter sono morte, lunga vita però hanno ancora le mail nella loro versione non massiva, ma “individuale” ed automatica.

Le mail “transazionali” – il recupero password o l’invio di una fattura, per esempio, sono infatti sempre lette e più utilizzate come ambiente di comunicazione e relazione con l’utente e stanno prendendo piede le mail “triggered” che vengono spedite all’avverarsi di particolari condizioni: le mail inviate in caso di una registrazione o di un carrello abbandonati, gli invii con il pdf della scheda prodotto a seguito di una permanenza sulla pagina superiore a un certo tempo fino ai suggerimenti di informazioni simili in relazione ad un certo comportamento sul sito fanno sempre più parte delle strategie di “marketing automation” intraprese dalle aziende online.
La marketing automation consente sempre più infatti di passare dalla fase di Lead generation – condotta grazie ai social media ed al web marketing – alle progressive fasi di lead nurturing anche grazie al collegamento possibile fra gli ambienti esterni al sito, il sito e il CRM aziendale.
Sentiremo sempre più parlare di “marketing automation” e forse quest’ambito colmerà il gap che ancora esiste fra aziende business to business e aziende business to consumer nel loro usare con profitto la Rete e le sue tecnologie.http://www.key4biz.it/vortici-digitali-marketing-automation-newsletter-morte-viva-newsletter/
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