Arriva il Mobile Proximity Payment nel futuro dei centri wellness

La frontiera più innovativa nello sviluppo delle applicazioni mobile per il Wellness è il Mobile Proximity Payment, che include i pagamenti presso i centri tramite lo smartphone con addebito sulla carta o sul borsellino elettronico o direttamente sul conto corrente. 
Su questo fronte vi sono grandi attori, in particolare banche e player dell’ecosistema mobile, che stanno puntando sulla tecnologia Nfc (Near Field Communication, ovvero di comunicazione in prossimità) e altri, che hanno sviluppato soluzioni con tecnologie diverse come il Qr-code.
Nel 2016 i pagamenti digitali con carta sono infatti cresciuti del 9%, raggiungendo i 190 miliardi di euro, pari al 24% dei consumi delle famiglie italiane. Ovviamente la parte del leone la fanno i pagamenti con carte tradizionali, ma sono quelli più innovativi a crescere più rapidamente, con un incremento del 46% superando i 30,4 miliardi di euro.
Ai new digital payment fanno infatti riferimento:
E-commerce ed e-payment attraverso Pc e tablet, che insieme valgono 18,7 miliardi di euro (in crescita del 14% rispetto al 2015).
Mobile payment and commerce, pari a 3,9 miliardi di euro (in crescita del 63% rispetto al 2015), che si divide in mobile remote commercemobile remote payment e mobile proximity payment.
Contactless payment, che vale 7 miliardi di euro (valevano meno di 1 miliardo nel 2015).
Mobile Pos pari a 0,8 miliardi di euro (+75% rispetto al 2015).

L’annunciato arrivo di Apple Pay in Italia è il segnale più forte di quanto il mondo dei pagamenti digitali stia preparandosi ad affrontare un periodo di grande evoluzione, alla fine del quale rimarranno alcuni operatori vincitori e altri dovranno soccombere. «In palio ci sono i pagamenti in store, nel mondo fisico, i più frequenti tra i consumatori, per lo più gestiti in contante o tramite carte di pagamento» Si tratta, per i pagamenti di prossimità con smartphone NFC (o altra tecnologia) di un valore di mercato che l’Osservatorio Digital Innovation del Poltecnico di Milano ritiene che varrà nel 2019 tra i 2 e i 3,6 miliardi di euro.

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