Gli italiani che non si muovono sono 22,4 milioni, quelli sovrappeso od obesi 25 milioni

 Una situazione davvero preoccupante è quella dei bambini, dove l’Italia, con il 42% di bambini obesi è il secondo peggior Paese nell’area OCSE dopo gli Stati Uniti. A livello europeo la posizione dell’Italia per stili di vita attivi è 24°su 28 Paesi. In compenso l’Italia ha l’età mediana più alta in Europa con un aspettativa di vita che èdi 80,8 anni per gli uomini e di 85,2 per le donne. Ma Il 25% delle persone con più di 80 anni dichiara di star male o molto male, valore in crescita rispetto al 2009. 

Negli ultimi 30 anni la sedentarietà ha determinato un peggioramento della salute individuale causando nel nostro Paese 271mila anni cumulati di vita in buona salute persi nel solo 2019. Questo ha effetti devastanti sul sistema sanitario italiano.







Si stima in 9 miliardi di Euro il costo annuo per le cure dei sedentari ed in oltre 80 milioni di euro, il risparmio di costi sanitari per lo Stato, ogni 215.000 persone che passano a stili di vita attivi. L’emergenza pandemica da Covid-19 ha rappresentato un ulteriore freno “forzato” alla propensione al movimento della popolazione, aumentando la sedentarietà per oltre un quarto degli italiani e aggravando la pericolosità della malattia. E’ scientificamente dimostrato che la condizione sedentaria abbia aumentato più del doppio il rischio di ospedalizzazione e del 73% la probabilità di dover ricorrere alla terapia intensiva. Ma dal lato della domanda c’è qualche dato in miglioramento: nel 2022 la sedentarietà in Italia si è ridotta di circa il 10% rispetto al 2017 un dato migliore della media UE (2,2%). Anche dal lato dell’offerta c’è molto da fare.
La dotazione infrastrutturale, 131 impianti ogni 100.000 abitanti è il 58% in meno di quella francese e 5 volte meno quella della Finlandia (Paese più attivo in ambito UE). In Italia sei edifici scolastici su 10 non sono dotati di impianti per la pratica sportiva. Incentivare la pratica sportiva con investimenti consentirebbe quindi di generare molteplici benefici a livello sociale ed economico ed in tutto questo un ruolo molto importante possono avere le società sportive. La filiera dello sport italiano pesa infatti per il 1,37% del PIL ed occupa circa 420.000 lavoratori. Si tratta di un settore economico che rientra pienamente in quello che viene definito il nuovo capitalismo ed in linea con i principi ESG. 


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