Non è escluso che dovremo aumentare le tariffe degli abbonamenti: molte piscine rischiano di chiudere
Una serie di telefonate a titolari di piscine e le risposte sono sempre identiche: se questo o il prossimo governo non ci metterà una pezza “noi non siamo più in grado di far fronte ad una situazione che ci strozza” . “Purtroppo non abbiamo strumenti per poter intervenire e neanche per poter programmare, quindi al momento subiamo soltanto le decisioni altrui” Nicol Covelli, che gestisce la piscina Belle Arti 1938 di via Flaminia a Roma, è molto preoccupata per l’autunno che si sta avvicinando. Il rincaro dei costi dell’energia, già più che raddoppiati, per riscaldare d’inverno l’acqua della piscina, delle docce e degli ambienti, non la fanno dormire la notte. Gianni Nagni, che amministra il complesso Aquaniene di via della Moschea, sempre a Roma, dice sconsolato Tutti quelli che ho contattato e sentito stanno valutando la possibilità di chiudere perché non riescono a contenere le uscite e far quadrare i bilanci tra costi e ricavi. Non c’è margine. Già prima non era ...