Italia al primo posto per sedentarietà dei bambini tra i paesi Ocse

 

Il II° Forum dell’Osservatorio Valore Sport, organizzato da The European House-Ambrosetti, ha messo in evidenza la preoccupante realtà della sedentarietà in Italia. A livello europeo, il nostro paese si classifica al quarto posto tra i paesi OCSE con la più alta percentuale di adulti sedentari e addirittura al primo posto per quanto riguarda i bambini, con il 94,5% dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni che non raggiungono livelli adeguati di attività fisica.

 

 


 

Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di TEHA, ha sottolineato l'urgenza di affrontare questo problema, avvertendo che trascurare la sedentarietà nei bambini porterà a un aumento significativo dell'obesità in età adulta, con costi considerevoli per il sistema sanitario nazionale. Il tasso di conversione dell'obesità infantile in obesità adulta è del 50%, una cifra che non possiamo permetterci.

Secondo le stime dell'Osservatorio Valore Sport, il costo sanitario della sedentarietà in Italia nel 2022 è stato di 4,5 miliardi di euro, di cui il 64% sono costi diretti. Questo incide sul 2,2% della spesa sanitaria totale del paese.

De Molli ha evidenziato anche la carenza di strutture sportive nelle scuole, sottolineando la correlazione tra la mancanza di tali strutture e il livello di sedentarietà. Attualmente, il 60% degli edifici scolastici non dispone di una palestra, contribuendo così al problema.

Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha ribadito l'importanza della scuola nel contrastare la sedentarietà, evidenziando la necessità di un approccio multidisciplinare e di un miglioramento delle infrastrutture esistenti. Abodi ha anche sottolineato che le migliori esperienze internazionali prevedono un programma didattico in cui lo sport è integrato quotidianamente.

Il tasso di sedentarietà tra le persone con disabilità rimane elevato, con solo il 9,1% delle persone con disabilità che pratica sport con continuità. Tuttavia, emerge che il 94% degli alunni con disabilità partecipa regolarmente ad attività motorie nelle scuole.

Durante il Forum, è stata presentata la "Visione 2050 - Italia in Movimento", un piano ambizioso che mira a dimezzare la quota attuale di sedentari e raggiungere il 78% di popolazione attiva. Il raggiungimento di tali obiettivi porterebbe a significativi vantaggi economici, evitando fino a 56 miliardi di euro di spesa sanitaria nel periodo 2023-2050.

Un altro aspetto rilevante è la mancanza di welfare aziendale che incentivi la pratica sportiva, con solo il 16% delle aziende italiane che prevede tale opportunità, nonostante il desiderio del 91,5% dei lavoratori di avere maggiori possibilità di praticare sport nei pacchetti di welfare.


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