mercoledì 3 giugno 2015

I comportamenti alimentari degli sportivi in evidenza a Riminiwellness nell'anno di EXPO 2015

E ancora una volta, alla vigilia di Riminiwellness, Nets Marketing Research traccia le tendenze del settore per l’Osservatorio sul profilo e i consumi del wellness e che, nell’anno dell’EXPO, si focalizza sui comportamenti alimentari degli sportivi.

Per Nets, praticamente, tutti i frequentatori di centri fitness assegnano un ruolo decisivo e benefico all’alimentazione (solo il 9,6% degli intervistati mostra dei dubbi). Addirittura, l’86,2% consulta spesso o sempre l’etichetta degli alimenti. Il 56,6% scruta con attenzione i valori nutrizionali, il 51,3% la provenienza. Una volta stabiliti gli alimenti meno congegnali al benessere fisico, un terzo (32,2%) li cancella definitivamente dalla lista della spesa, più della metà del campione (52,2%) li evita abbastanza regolarmente.

E la qualità merita qualche sacrificio economico: su una scala dove chi è vicino a 1 bada solo al prezzo e chi è vicino a 10 solo alla qualità, il popolo del wellness si posiziona sul 7. Fattore importante: la dieta non è ‘fai da te’, ma chi pratica fitness segue in 6 casi su 10 i consigli di medici e nutrizionisti, 2 su 10 concertano il tutto col proprio trainer.

I più giovani pongono meno attenzione – ma parliamo comunque di un livello assoluto molto elevato - alla propria alimentazione, piuttosto sono attentissimi ai suggerimenti di esperti; il ‘cluster’ più anziano e competente pone un’esasperata attenzione a ciò che mangia. Si potrebbe riassumere il tutto in una piramide che vede alla base il gruppo più numeroso (44%) e giovane (età media 36 anni) del “wellness non è tutto”, attento all’alimentazione e ad una dieta, con abitudine al consumo di pasti fuori casa.

Sopra nella piramide, con il 32%, il gruppo “#stasereno” che forte dell’età media di 40 anni ha sviluppato un propria idea di alimentazione e sport, ma senza ossessioni. C’è una forte presenza di madri che, pur essendo attente alla qualità dei prodotti alimentari e alla condivisione della cultura del wellness (frequentano le palestre da 17/18 anni), devono coniugare quotidianamente queste esigenze con le spese e la famiglia.

Più in alto il gruppo dei “pasionari del wellness” (17%), sportivi convinti over 40enni mettono in atto pratiche di selezione alimentare in maniera decisa e oculata. Una disciplina che scaturisce dall’attenzione a scadenze, valori nutrizionali e integratori segnalati nelle etichette; più pronti a evitare alimenti  e a seguire i consigli dei medici (nutrizionisti e scienziati).

Al vertice della piramide, per Nets, ci sono gli estremisti del gruppo “maturi sull’orlo di una crisi di nervi” (7%): età media 47 anni (il 52% over 50), sono integralisti dell’alimentazione abbinata ad una importante attività fisica. Per questi praticanti il ‘wellness è la vita’, attenti ad un corpo ‘costruito’ con anni di attività fisica (38, mediamente).http://www.altarimini.it/News78057-rimini-wellness-e-cibo-una-ricerca-conferma-over-50-fanatici-di-alimentazione-sana-e-sport.php

lunedì 18 maggio 2015

Il marketing 3.0 secondo Kotler


Il prof. Kotler, da oltre 60 anni è un attento osservatore della società, dei cambiamenti e del sistema macroeconomico e imprenditoriale. le sue scoperte sui mutamenti, sulla nuove strategie e tattiche del marketing saranno illustrate dal vivo dallo stesso Kotler ai partecipanti del Philip Kotler Marketing Forum. Con la sua riconosciuta abile maestria di sintetizzatore, il numero 1 del marketing andrà oltre i trend contemporanei del 2.0 e del social media marketing, per affrontare il marketing 3.0.
Si tratta di nuovo marketing tutto emozionale e proteso all’umanesimo dove l’espressione “3.0” va intesa come “terza fase”, successiva a quelle transazionale e relazionale. E’ la fase dove il cuore della strategia è tutto focalizzato sull’attenzione ai valori umani e profondi del cliente.
Per il professore Kotler oggi le imprese per essere vincenti devono trasformarsi  rispettando e permeando i valori  umani. Senza per questo perdere in profittabilità.
Egli insegna che “il comportamento e i valori delle imprese sono sempre più sotto la lente dell’opinione pubblica. Questo fa sì che i consumatori possano scambiarsi con grande facilità opinioni su imprese, prodotti e marche e discutere delle loro performance funzionali e sociali. La nuova generazione di consumatori è molto più attenta ai problemi e alle preoccupazioni di natura sociale. Le imprese devono reinventarsi e abbandonare il più rapidamente possibile le prassi dei vecchi e confortevoli Marketing per avventurarsi nel nuovo mondo Marketing 3.0.”
Ecco, sintetizzati i 10 comandamenti del marketing 3.0:
  1. Trattare i clienti con amore e i competitor con rispetto.
  2. Essere pronti alla trasformazione e al cambiamento.
  3. Rendere i valori chiari e supportarli.
  4. Focalizzarsi sul segmento che può dare i maggiori benefici.
  5. Praticare prezzi onesti per far comprendere la propria qualità.
  6. Aiutare i potenziali clienti a raggiungere l’azienda e i suoi prodotti.
  7. Guardare ai clienti come clienti per la vita.
  8. Vedere ciascun business come un servizio. perché ogni prodotto è legato a un servizio.
  9. Migliorare il proprio processo di business ogni giorno.
  10. Considerare diversi aspetti e informazioni -non solo quelli finanziari- prima di prendere una decisione.
    http://www.insidemarketing.it/p-kotler-10-comandamenti-del-marketing-3-0_5778/

lunedì 11 maggio 2015

Dall' Inghilterra con furore: l'allenamento HIIT #allenamento funzionale

Lavoro, scuola, spesa e cena da preparare; per molti di noi trovare del tempo libero da dedicare alla propria salute e al movimento a volte sembra davvero quasi impossibile.
Però in verità bastano pochi minuti ogni giorno per svolgere qualche semplice esercizio e stare in forma.

Dall' Inghilterra con furore: l'allenamento HIIT
Secondo una nuova ricerca condotta in Inghilterra non vi sarebbe bisogno di moltissimo tempo per effettuare qualche esercizio fisico. Dimentichiamo allora sudate di ore in palestra o corse a perdifiato al parco: per questi ricercatori inglesi basterebbero 3 minuti (addirittura alla settimana) per attivare al meglio il nostro organismo e trovare giovamento soprattutto dal punto di vista cardiovascolare.
Dall'Università di Birmingham, in collaborazione con le Università di Bath e di Nottingham, Jamie Timmons, biologo e professore di Biologia dell'Invecchiamento, ha condotto uno studio su 300 volontari “impiegati” in un nuovo metodo.
L'allenamento si chiama HIIT, acronimo di High Intensity Interval Training; si tratta di 3 ripetizioni da 30 secondi l'una, da fare con una potenza massima, riposandosi un solo minuto al termine degli esercizi. L'attività potrà essere scelta tra corsa, bicicletta o canottaggio o molto più semplicemente salire e scendere le scale di casa.
Per i risultati finali e definitivi bisognerà attendere il 2015, ma i parziali dimostrano un buon rapporto tra lo sviluppo della massa magra rispetto a quella grassa.http://www.yorkregion.com/news-story/5608498-try-mixing-it-up-with-these-fitness-trends/

lunedì 4 maggio 2015

Technogym all'Expo di Milano in linea con il tema principale di Expo "Feeding the planet, Energy for life"

Technogym all'Expo di Milano con un'arena: è "Official Wellness Partner"

Technogym è “Official Wellness Partner” dell’Expo di Milano 2015. L’azienda italiana leader mondiale nel wellness e fornitore ufficiale delle ultime sei edizioni delle Olimpiadi svilupperà all’interno dell’Esposizione Universale di Milano un percorso tematico dedicato all’attività fisica, allo sport ed alla salute. Il percorso si snoderà attraverso 6 Technogym Point, isole espositive allestite lungo il decumano, l’asse principale di Expo ed una Technogym arena, una vera e propria piazza di 1600 metri quadrati che ospiterà per tutto il semestre un palinsesto di eventi legati ai temi del fitness, wellness e sport e salute.


In linea con il tema principale di Expo “Feeding the planet, Energy for life”, Technogym lancerà da Expo Milano 2015 la campagna sociale “Let’s move for a better world” che permette ai visitatori di effettuare esercizio fisico negli spazi Technogym, misurare il proprio movimento sia sugli attrezzi sia camminando all’interno del parco Expo e – grazie alla speciale collaborazione tra Technogym ed il World Food Programme delle Nazioni Unite - trasformarlo in pasti scolastici che il Wfp distribuisce a oltre 20 milioni di bambini nei Paesi più poveri del mondo.
Grazie a Technogym Ecosystem, la soluzione digitale di Technogym che comprende attrezzi fitness connessi e la piattaforma cloud mywellness, i visitatori di Expo potranno scaricare la Technogym app (che attiva direttamente gli attrezzi oppure misura il movimento effettuato durante la vita quotidiana) e misurare il movimento svolto, sfidando i propri amici o gli altri visitatori. Allo stesso modo, in tutto il mondo, chiunque scaricherà la nuova Technogym app, potrà collezionare i propri Move, l’unità di misura del movimento definita da Technogym, e donarli, trasformandoli in pasti.
L’esercizio fisico, quindi, assume un valore sociale e “fa bene” non solo a chi lo pratica. Technogym è infatti attiva da anni nella divulgazione del wellness come opportunità sociale per tutti: Governi, Imprese e Cittadini. “Let’s Move for a better world” rappresenta un’iniziativa concreta che mette a sistema le tecnologia( il Technogym Ecosystem è la prima piattaforma al mondo che comprende attrezzi connessi ed una piattaforma cloud per la gestione dell’esercizio fisico) a sostegno di una importante causa sociale per costruire insieme un mondo libero dalla fame, a partire dalle giovanissime generazioni. Nell’ambito delle attività Technogym ad Expo 2015, Wellness Foundation nella giornata del 9 giugno prossimo organizzerà, all’interno del sito espositivo, la propria Convention annuale, in cui verrà dato risalto a tutti i protagonisti pubblici e privati che hanno dato vita al progetto Wellness Valley.
“Siamo orgogliosi di contribuire con le nostre tecnologie, i nostri contenuti scientifici e con la nostra esperienza al progetto Expo 2015, una occasione unica per promuovere il sistema Made in Italy nel mondo” – dichiara Nerio Alessandri, presidente e fondatore di Technogym -. Il Wellness rappresenta oggi un grande trend internazionale, sia i Governi sia le aziende si dimostrano sempre più attenti a politiche che mettono a centro l’educazione alla salute. L’Italia ha tutte le carte in regola per cavalcare da protagonista questo trend mettendo a sistema le proprie eccellenze nell’ambito dell’alimentazione, della tecnologia, del design, del turismo e della cultura”.


Potrebbe interessarti: http://www.cesenatoday.it/economia/Technogym-arena-expo-milano-2015.html
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lunedì 27 aprile 2015

Le migliori campagne di lead nurturing da provare assolutamente


 Il Lead Nurturing:
Si tratta di un’attività di marketing a medio-lungo termine in linea con il CRM, che consente di “nutrire” e tenere in caldo in modo automatico, attraverso ad esempio strumenti di marketing automation, un potenziale cliente finchè non è pronto all’acquisto. Lo scopo del “nurturing” è dialogare con il potenziale cliente, fornendogli informazioni che lo aiutino ad orientarsi nel scegliere un determinato prodotto o servizio.
Riportiamo qui di seguito undici campagne di lead nurturing che Pardot, leader nel B2B marketing automation, suggerisce in un suo recente post.
  1. Campagne di benvenuto

Le email di benvenuto sono semplici e facili da impostare e possono servire a presentare in modo blando l’azienda e i prodotti/servizi offerti, invece di inondare di informazioni i nuovi potenziali clienti. Quest’ultimi devono essere trattati in modo differente e devono essere educati pian piano per suscitare in loro un interesse vero.
  1. Campagne top-of-mind

Le campagne “top of mind” sono rivolte ai potenziali clienti, non ancora pronti a comprare e vengono svolte a intervalli regolari, per impedire che le persone si dimentichino del tuo prodotto/servizio o che si rivolgano alla concorrenza. Questa attività viene svolta per un lungo periodo, fornendo diversi contenuti di valore come post dal blog, video, webinars white papers etc.
  1. Campagna di Re-engagement

Non tutte le vostre trattative vanno a buon fine; il vostro database sarà quindi composto da parecchi contatti inattivi da tempo. Le campagne di re- engagement sono rivolte proprio a questo tipo di potenziali clienti con lo scopo di introdurli nuovamente nel processo di acquisto. Attraverso un nuovo contenuto o caso di successo sarà più facile catturare la loro attenzione.
  1. Campagne dedicate a prodotti specifici

I prospect in uno stato avanzato di vendita hanno la necessità di avere maggiori informazioni riguardo ad uno specifico prodotto/servizio prima di procedere con l’acquisto. E’ importante quindi condividere del materiale specifico (casi di successo, testimonianze di altri clienti, whitepapers etc.) che non solo descriva le caratteristiche del prodotto/servizio, ma anche i benefici.
  1. Campagne sulla concorrenza

Questo tipo di campagne si concentrano sulla differenziazione del prodotto o servizio rispetto alla concorrenza e evidenziando i vantaggi e gli svantaggi nel non usare il prodotto/servizio. E’ importante anche la personalizzazione di questa tipologia di contenuti in base al tipo di prospect e della concorrenza con cui ci si confronta.
  1. Campagne su studi di settore

Quanto un prospect si trova vicino all’acquisto, diventa importante dimostrare che la vostra azienda è la scelta giusta. Per rafforzare l’autorità della vostra azienda condividete comunicati stampa o studi di settore in cui viene citata la vostra azienda.
  1. Campagne di promozione

Una promozione fatta al momento giusto o uno sconto speciale può essere il fattore giusto per spingere un potenziale cliente all’acquisto. Applicare delle scontistiche valutando le singole esigenze di ogni cliente è fondamentale per far si che il vostro business cresca.
  1. Campagne di Onbording

Il processo di “onbording” di un nuovo cliente deve essere gestito manualmente, tuttavia è possibile automatizzare alcune operazioni ripetitive, come fornire informazioni sulla formazione, un elenco dei prossimi passi che saranno messi in atto, risposte alle domande più frequenti etc. Tutte queste risorse possono aiutare il cliente a muoversi da solo, senza attendere un venditore.
  1. Campagne di upsell

Le campagne di upsell sono rivolte ai clienti già esistenti. Fornire informazioni e incentivi può servire a vendere ai clienti ulteriori prodotti e servizi ed è una vendita fatta con poco sforzo da parte dei venditori.
  1. Campagne di rinnovo

Possono essere fatte delle campagne periodiche di lead nurturing per ricordare ai vostri clienti esistenti che è il momento di rinnovare i loro contratti. Automatizzare questa attività aiuta a fare in modo che i clienti non si dimentichino di rinnovare il loro contratto e allevia i venditori.
  1. Campagne interne all’azienda

Mettete in atto delle campagne interne con lo scopo di distribuire ai venditori contenuti di marketing interessanti, che possono poi condividere a loro volta con i loro potenziali clienti. Nuovi ebook, schede tecniche, video didattici etc. possono essere una risorsa preziosa per le vendite e posizionano il marketing come una fonte preziosa per le vendite.

http://www.pardot.com/whitepapers/complete-guide-lead-nurturing/

lunedì 20 aprile 2015

La nuova tendenza del Fitness si chiama Pound

Sembra di suonare la batteria ma in realtà ci si diverte a ritmo di musica e si fa un allenamento completo. E' il "Pound" la nuova tendenza del fitness ideata due anni fa negli Stati Uniti che sta spopolando in tutto il mondo e ora sbarca anche in Italia grazie a Madonna con una versione progettata appositamente per lei e i suoi centri Hard Candy Fitness, il "Pound Rock Hard". Si tratta di un mix di cardio ad alta intensità, pilates, tonificazione e virtual drumming, perché con queste speciali bacchette bilanciate e differenziate, chiamate Ripstix, è come se si suonasse una batteria virtuale non stando mai fermi e con la colonna sonora delle hit più celebri di Madonna.


Da maggio e per tutto il 2015, si potrà praticare solo nei due centri romani della popstar Hard Candy Fitness Colosseo e Hard Candy Fitness Parioli e per presentare questa disciplina e preparare gli istruttori è arrivata a Roma la popolare"Pound Girl" statunitense Amanda McVey, volto noto delle principali emittenti tv americane."Con il Pound lavora tutto il corpo, aumenta la nostra forza, rafforza il cuore, rende più flessibili - spiega Amanda - si possono bruciare tra le 400 e le 900 calorie a lezione, in 45 minuti si possono arrivare a fare 15mila ripetizioni con le bacchette, per questo è un lavoro eccellente per tutto il corpo".

http://video.ilsole24ore.com/TMNews/2015/20150417_video_14335935/00030866-madonna-porta-in-italia-il-pound-la-nuova-tendenza-del-fitness.
http://www.poundfit.com/

lunedì 13 aprile 2015

Gamification e social media marketing per fidelizzare nei fitness club

In generale, la gamification utilizza le logiche e le dinamiche di gioco come punti, livelli, reward e status all’interno di contesti non gaming per creare engagement/loyalty. Si tratta di una modalità per agire sui bisogni dell’individuo a livello psicologico, spingendolo a modificare le proprie abitudini all’interno di un sistema modificato, reso fun e ludico.
Obiettivo finale dei progetti che includono le leve di gamification è l’aumento dell’engagement e la fidelizzazione degli utenti in tutti i punti di contatto digitali e social. Di seguito sono presentati alcuni KPI tipici, indispensabili per quantificare il ritorno sull’investimento:
  • Engagement (es. page views, unique visits, time on site);
  • Loyalty (es. repeat visits, refer a friend);
  • Virality (es. sharing, social communications);
  • Monetization (es. conversion rates, registration).
Al fine di raggiungere questi specifici obiettivi, le meccaniche base integrabili all’interno di una strategia di digital marketing fondata sulla gamification sono diverse e eterogenee tra loro, ma spesso integrabili:
  • Punti/Crediti (ricompensa);
  • Livelli (stato);
  • Beni virtuali (espressioni di sé);
  • Classifiche (competizione).

Occorre quindi creare quindi iniziative promozionali legate ad azioni sui social e all'interno del centro aumentano l'engagement e la fidelizzazione dei clienti stessi. alcuni club hanno già iniziato a utilizzare la gamification.

AI e benessere aziendale: come l’intelligenza artificiale sta cambiando la cultura HR

  Dalla “palestra aziendale” alla cultura del benessere continuo Il concetto di benessere aziendale in Italia non è più un extra motivazion...