lunedì 5 ottobre 2015

Metodo Curves: la palestra per sole donne in franchising


Le scuse migliori per rimandare l’iscrizione in palestra possono essere le più svariate: dal poco tempo a disposizione, alla vergogna di sudare esageratamente davanti agli altri, oppure ripudiare l’immagine di noi stesse paonazze di fronte allo specchio.
Non importa a quale categoria apparteniamo, almeno una volta ci saremo chieste se esiste una palestra tutta al femminile, senza specchi, con allenamenti brevi ma efficaci , probabilmente accantonando l’idea di un sogno impossibile. Invece in questi ultimi anni sta prendendo piede il metodo Curves.
Ecco di cosa si tratta esattamente:
Un franchising di palestre per sole donne, con istruttrici che seguono passo passo il tuo allenamento strutturato su un circuito di macchine disposte a cerchio, senza specchi, senza pesi e con meno di 90 minuti a settimana!
Il metodo infatti consiste nell’effettuare esercizi di rafforzamento muscolare alternati ad attività cardio utilizzando apparecchi che sfruttano la resistenza idraulica. L’intero allenamento non dura più di 30 minuti e ad ogni ingresso si può passare il proprio badge personale per visualizzare sul display il numero di presenze e i relativi miglioramenti.


Ogni partecipante può scegliere una istruttrice personale che si preoccuperà di incoraggiarla a raggiungere i propri obiettivi anche attraverso una dieta mirata associata agli esercizi del circuito che può far lavorare fino a 20 donne contemporaneamente.
Questo nuovo modo di concepire gli allenamenti per sole donne, può portare a consumare anche 500 calorie a sessione: in America è attivo dagli anni 90, e i loro ideatori hanno organizzato le stazioni di lavoro in modo da alternare esercizi di spinta e subito dopo movimenti di tirata, favorendo tutte le funzioni muscolari.
Durante la sessione l’istruttrice misura il battito cardiaco ogni 7 minuti per assicurarsi di tenere tutto sotto controllo tenendo conto dell’età del soggetto, obiettivi e condizioni fisiche generali.
Al momento in Italia sono presenti 22 palestre curves in franchising

Costo del franchising
A partire da € 44.500, compresi i diritti di franchising Curves, le macchine per il circuito Curves e il training. Il contratto di franchising è soggetto a diritti di royalty e contributi al fondo nazionale di pubblicità. Contattaci per ulteriori informazioni.
Investimento totale del franchising
Investimento medio in base alla location a partire da € 70.000 (comprensivo del costo iniziale del franchising)

Personale
Il modello di franchising di Curves è strutturato per un dipendente a tempo pieno e due o tre dipendenti part-time, supponendo che il concessionario assumerà il ruolo a tempo pieno.
http://www.curves.eu/it/franchise

lunedì 28 settembre 2015

Applicazione legate al fitness e benessere :lo studio IMS

Secondo uno studio della compagnia internazionale Ims Institute for Healthcare Informatics, la maggior parte delle app mediche riguarda il benessere generale dell’individuo (tenore di vita, consigli sull’alimentazione, fitness, controllo della qualità del sonno, smettere di fumare…), ma aumenta anche il numero degli strumenti finalizzati al coretto comportamento in presenza di patologie croniche.

Tra le app mediche più interessanti ci sono quelle applicazioni che interagiscono con un dispositivo che può esere indossato dall’utente (wearable). Se l’Italia non è ancora al passo con lo sviluppo di questa tecnologia, nel mercato Usa, lo studio di IMS ha dimostrato che 1 app medica su 10 è in grado di interconnettersi con un dispositivo o un sensore, fornendo elementi sulle funzioni fisiologiche dei pazienti.

Dallo studio emerge che due terzi delle app mediche esistenti (e più diffuse tra la popolazione) riguardano fitness e benessere, mentre quasi un quarto ha la funzione di fornire assistenza nella gestione delle patologie croniche e nell’assunzione di terapie.

http://www.nytimes.com/aponline/2015/09/17/business/ap-us-health-app-growth-study.html?ref=international&_r=0

lunedì 21 settembre 2015

Rapporto Coop: gli italiani sono un popolo di sportivi, internauti e evasori

  Una «ripresa slow» quella dell'Italia, sostenuta dalle scelte del governo italiano e dalla congiuntura internazionale: prezzo del petrolio dimezzato, rafforzamento del dollaro e calo dello spread. È la fotografia scattata dal rapporto Coop 2015 presentato oggi a Milano. Più della crescita moderata del pil nazionale, secondo Coop, «è il sentiment a essere cambiato», con gli italiani che riprendono a consumare, soprattuto in beni durevoli, aumentati del 7% in poco meno di due anni.



Se il potere d'acquisto delle famiglie è cresciuto nel 2015 dell'1,5% - «+1% grazie alle politiche del governo», scrive Coop - le ferite lasciate da anni di crisi economica non sono ancora del tutto cicatrizzate: è pesante il divario nord-sud, con mille euro di differenza destinati alla spesa mensile dal Trentino alla Calabria. Il 52% degli italiani, inoltre, ritiene di appartenere alla classe operaia; nel
2008 era il 40%.

Qualche sorpresa viene invece dal profilo degli italiani che l'ufficio studi del gruppo disegna ogni anno: siamo i più palestrati e i più connessi d'Europa, con palestre che sono un totale record di 12mila mentre in media staremmo più di sei ore al giorno su internet, anche se la connessione con strumenti mobili sarebbe poco superiore alle due ore medie per utente del web e il resto verrebbe dal semplice uso del personal computer, più o meno on line.
La Coop insomma vede gli italiani nel suo rapporto annuale un po' più ricchi e di nuovo con qualche possibilità di risparmiare, certamente palestrati e connessi a Internet. Con una eredità della crisi però drammatica: dal 2007 le famiglie hanno perso potere d'acquisto per 122 miliardi, 75 dei quali in riduzione del consumi e 47 in taglio dei risparmi.
http://instoremag.it/featured/rapporto-coop-2015-la-ripresa-e-slow-ma-litalia-e-bipolare-i-programmi-del-retailer/20150903.78110

lunedì 14 settembre 2015

10 passi per diventare inbound :Cosa devono fare i centri fitness per attrarre i propri clienti?


  • INDIVIDUARE IL PROPRIO TARGET
    Il primo passo da compiere è capire a chi rivolgersi, chi sono i propri clienti.
  • ATTRARRE GLI UTENTI
    Si punta ad attrarre i propri clienti, grazie a strumenti come il blog, la scelta delle keyword sui motori di ricerca e la comunicazione sui Social Media. In questa fase, rivolgendosi al proprio target, si genera traffico.
  • COINVOLGERE
    Attraverso la pubblicazione di contenuti interessanti, video e immagini accattivanti sia sul sito internet che sui canali social, si coinvolge il proprio pubblico. Un utente coinvolto è maggiormente motivato a compiere un’azione, come ad esempio compilare un form di iscrizione o  esprimere un like.
  • GENERARE CONVERSIONI
    Una volta attirati i visitatori, si punta a trasformarli in clienti e a generare dei leads (conversioni). La conversione è quell’azione desiderata dall’azienda, come ad esempio l’iscrizione alla newsletter, l’acquisto, il download di un documento o il like sulla pagina Facebook.
  • DARE INCENTIVI
    Un utente coinvolto, dovrà essere motivato ed incentivato dall’azienda a compiere l’azione. Ciò può avvenire attraverso alcuni strumenti che fanno da “moneta di scambio”. Ad esempio, dei contenuti realmente utili all’utente, materiale interessante da scaricare, post divertenti e interessanti.
  • INVITARE ALL’AZIONE
    Bisogna incentivare l’utente all’azione, attraverso una call-to-action. Se si invita esplicitamente a cliccare un determinato bottone, o un link, ad iscriversi alla newsletter, ad esprimere un like o una condivisione, si avrà una maggiore conversione.
  • PREPARARE ALL’ACQUISTO
    Il passaggio da utente convertito a cliente, è un ulteriore passo da compiere per raggiungere i propri obiettivi aziendali. Una volta attirato l’utente che rientra nel target, avvalendosi di strumenti quali l’invio di e-mail o con la pubblicazione di contenuti utili, si mira a far crescere la fiducia dell’utente nei confronti dell’azienda e a prepararlo alla fase successiva: l’acquisto.
  • CONTINUARE A COINVOLGERE
    Questa fase è spesso trascurata, poiché successiva all’acquisto: ma, che si abbia di fronte un utente potenziale, un utente convertito o un cliente, è fondamentale per l’azienda non cessare con la generazione di coinvolgimento.
  • MANTENERE ALTO L’ENGAGEMENT
    Seguendo la logica dell’inbound marketing, è controproducente abbandonare a se stesso un utente dopo che ha compiuto una determinata azione (ad es. dopo un acquisto, una recensione o una condivisione di un contenuto su un Social Network). Piuttosto, è fondamentale coinvolgere continuamente tutti gli utenti,  mantenendo alto il coinvolgimento (l’engagement). Questo può avvenire attraverso continue attività di intrattenimento.
  • FAR DIVENTARE I CLIENTI PROMOTER
    Una volta innescate le logiche dell’inbound marketing, si può innescare questo processo di trasformazione degli utenti da clienti a promoter che, generando dei feedback e dei commenti che riguardano l’azienda, a loro volta, contribuiscono ad attirare nuovi utenti e quindi nuovi potenziali clienti.
https://www.adarte.pro/inbound-marketing-quando-il-cliente-cerca-l-azienda.html

lunedì 7 settembre 2015

Marketing automation per centri fitness : utilizzare strategie di lead generation e lead nurturing

Ogni impresa si impegna ogni giorno per orientare risorse, processi di lavoro e tecnologie con l’obiettivo di incrementare i profitti e stimolare la crescita ed è in un simile contesto che è nato e si è sviluppato il marketing automation. Non è facile trovare una definizione precisa: alcuni lo confondono con un banale piano di email marketing, altri ritengono sia solo una costosa tecnologia per automatizzare comunicazioni spam, altri, forse più correttamente, lo mettono in relazione con il concetto di software-servizio.
Il marketing automation è la tecnologia che consente alle aziende di ottimizzare, automatizzare e misurare obiettivi di marketing e i workflow incrementando l’efficienza operativa e la crescita dei profitti.

In generale, si parla di marketing automation ogni volta che si è in presenza di una piattaforma sotware in grado di pianificare, gestire e ottimizzare i flussi di lavoro per una vasta gamma di attività e comunicazioni: dall’email marketing allo sviluppo di landing page, dal lead generation al Social Marketing, dal lead nurturing al monitoraggio Analytics. In altre parole, si tratta di un approccio integrato basato sull’automazione dei processi per generare, allevare e convertire i lead in clienti acquisiti: per le aziende del fitness ciò si traduce soprattutto nella gestione del ciclo di vita di un lead. Qualcosa di decisamente più vasto e complesso rispetto ad una piattaforma CRM perché non orientato semplicemente al tracciamento e alla gestione di contatti né focalizzato alla mera vendita e – al tempo stesso – qualcosa di decisamente più specifico e più funzionale in termini di engagement rispetto all’approccio inbound marketing.
L’obiettivo principale del marketing automation è sviluppare relazioni solide tra le aziende e la propria audience di riferimento mediante comunicazioni automatizzate in grado di incentivare il dialogo e indurre gli utenti/lead potenziali a compiere azioni rilevanti. Non solo: una piattaforma efficace di marketing automation deve essere in grado di integrare le strategie di lead generation e di brand awareness messe in atto tanto dai Social quanto dal Content Marketing. In questo modo è possibile non solo stimolare il coinvolgimento dei clienti e dei prospect ma anche educare il proprio mercato di riferimento rispetto alla visione aziendale e soprattutto ai prodotti e servizi offerti.
 http://www.insidemarketing.it/alla-scoperta-del-marketing-automation_2911/

lunedì 31 agosto 2015

Attività fisica, come affrontare i primi giorni in palestra dopo le vacanze

Dopo la più o meno lunga pausa estiva si rientra in città e, con il lavoro e la routine quotidiana, si riprendono anche le sani abitudini: un’alimentazione più regolare e il solito appuntamento con la palestra. Ovviamente, per chi si è dedicato anche durante l’estate all’attività fisica, l’impatto con l’allenamento sarà meno duro, ma dovrà comunque riprendere l’attività fisica con gradualità. In questo modo, si inizia con il piede giusto, con una sessione di allenamento efficace e senza rischi di infortuni. Ecco qualche consiglio per ritornare in palestra, e in forma, dopo le vacanze.
La fine dell’estate coincide con l’inizio dei buoni propositi. Se durante l’estate, complice anche l’atmosfera di relax, si è privilegiato il riposo, utile anch’esso a chi si allena tutto l’anno per rigenerare il fisico, Settembre è il mese giusto per iniziare a praticare attività fisica.
Chi vuole andare in palestra per la prima volta deve prestare attenzione all’offerta delle attività, puntando su una struttura che proponga una buona varietà di corsi, senza dimenticare la qualità. Istruttori certificati e preparati sono un fattore fondamentale per ottenere i risultati sperati oltre, naturalmente, al proprio impegno ed alla volontà. E’ a loro, infatti, che ci si deve rivolgere per avere consigli sul tipo di attività più adatta alle proprie esigenze.
Per chi ritorna in palestra, invece, il consiglio è sempre quello di evitare il fai da te e rivolgersi al proprio trainer per avere consigli su come programmare il proprio allenamento. Si possono riprendere le attività che si praticavano l’anno prima, ma anche provare le novità che solitamente vengono introdotte proprio tra Settembre e Ottobre.

lunedì 20 luglio 2015

Start up nel mondo dello sport: Piattaforme di condivisione, siti per trovare il trainer e device indossabili

C'è fermento nel mondo delle start up soprattutto nel mondo del benessere e dello sport  grazie al Wellness Accelerator Program (wellnessaccelerator.com ),recente partnership tra H-Farm e Technogym per il sostegno di imprese incentrato sul benessere a tutto tondoche  si focalizzerà su idee da cui possano poi scaturire progetti innovativi in grado di rivoluzionare e migliorare questo settore.
Focalizzato su progetti in ambito wellness, il programma avrà come obiettivo individuare startup europee operanti nel settore salute e benessere, per dare vita a progetti innovativi in grado di rivoluzionare e migliorare questo settore in costante crescita.
Il programma, in partenza per fine settembre della durata di 4 mesi, prevede l’inserimento di 5 team composti da ragazzi accompagnati da una buona idea e competenze tecniche, da affinare con il supporto di un team di mentors dedicato durante il percorso all’interno del Wellness Acceleration Program. Ciascun team scelto avrà a disposizione 80.000 € di finanziamento suddivisi in diversi servizi tra cui attività di mentoring, networking, vitto e alloggio, spazi di lavoro, eventi ad hoc, servizi tecnici e professionali presso H-FARM e una parte in cash.

Il focus dei progetti dovrà essere su Wearable Devices, Platforms&Tools, Big Data e Analytics, soluzioni Healthcare. I team selezionati avranno l’occasione di sviluppare il proprio progetto in un contesto ricco di stimoli ed opportunità, con l’aiuto di mentor e figure tecniche specializzate in quest’ambito.
Per accedere al form di applicazione basta visitare il sito www.wellnessaccelerator.com; ci sarà tempo fino al 26 Agosto per inviare il proprio progetto di startup.https://www.assodigitale.it/2015/07/08/al-via-la-seconda-edizione-di-wellness-accellerator-technogym/

AI e benessere aziendale: come l’intelligenza artificiale sta cambiando la cultura HR

  Dalla “palestra aziendale” alla cultura del benessere continuo Il concetto di benessere aziendale in Italia non è più un extra motivazion...