lunedì 11 luglio 2016

Wearable e attività in palestra :nuova partnership tra Les Mills e Polar

Allo scopo di monitorare e migliorare le performance dei soci praticanti i corsi Les Mills è nata una nuova collaborazione con il gigante tecnologico Polar leader nel mercato degli activity tracker.


La partnership mette insieme una guida di formazione della frequenza cardiaca Polar con la motivazione ed i risultati dei programmi di fitness Les Mills. Come parte del tie-up, Polar cardiofrequenzimetri vengono ora utilizzati dai direttori dei programmi Les Mills e formatori al fine di conoscere meglio l'impatto dei loro allenamenti in relazione ad obiettivi a lungo termine. Inoltre, le società lavoreranno insieme sullo sviluppo del prodotto, iniziative di ricerca congiunta e una maggiore integrazione di Les Mills informazioni allenamento su dispositivi Polar. Polar sarà anche un partner per i global Les Mills eventilive.

lunedì 4 luglio 2016

Save the Children: stili di vita dei bambini in Italia

Oltre un quinto dei bambini (23%) in Italia non svolge regolarmente attività motorie nel tempo libero e circa un minore su dieci non le pratica neppure in ambito scolastico (11%), per mancanza di spazi attrezzati o perché non previste nel programma scolastico.
Tra i genitori dei ragazzi che stanno a casa, uno su tre lo attribuisce alla mancanza di spazi all'aperto vicino a casa dove incontrare gli amici. Il 63% di loro cammina al massimo mezz'ora al giorno. L'83% dei genitori dichiara di conoscere le regole per una corretta alimentazione, ma il 38% dei ragazzi mangia quotidianamente davanti alla tv.
 Sono alcuni dei dati più significativi emersi dalla ricerca "Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi" realizzata da IPSOS[1] per Save the Children.

La sedentarietà rimane una condizione che riguarda moltissimi ragazzi. Il 63% cammina meno di 30 minuti al giorno (ben il 73 dei ragazzi di Milano, il 71% di quelli di Palermo). Di questi, il 28% lo fa per meno di 15 minuti (dato che arriva al 35 e 34% rispettivamente a Milano e Sassari) e solo il 3% (8% a Napoli) afferma di percorrere a piedi più di un’ora al giorno. Quasi due su cinque (38%) vanno a scuola o alle attività extrascolastiche accompagnati in macchina da un familiare (in città come Catania e Ancona in dato sale rispettivamente al 52 e 51%) e gli altri si muovono utilizzando mezzi pubblici (16%, ma il 26% a Roma), a piedi (30%, che sale al 45% a Palermo) o con la bicicletta (16%).
Sono molti i ragazzi che non dedicano abbastanza tempo alle attività all’aria aperta. Solo il 14% di loro gioca o svolge attività all’aperto tutti i giorni e il 50% lo fa con frequenza settimanale. Eppure le attività motorie o ludiche all’aperto sono molto importanti per la socializzazione dei ragazzi: 9 su 10 dichiarano di aver sviluppato nuove amicizie proprio svolgendo queste attività.

 http://www.savethechildren.it/

lunedì 27 giugno 2016

Fitness virtuale : Donne e Millennials guidano la rivoluzione

Grande tendenza dell'ultimo periodo, il fitness virtuale ha fatto breccia nei club di tutto il mondo soprattutto nel target femminile e nei cosidetti millennials la generazione Y.
Secondo una ricerca condotta da Wexervirtual  ,il maggior fornitore di tecnologia virtuale in
ambito fitness, si è evidenziata una grande disparità

nelle classi di utenti, con le donne che costituiscono il 71 per cento di tutti gli utenti di fitness virtuali. Nel frattempo, il concetto si sta rivelando particolarmente popolare tra i 'on-demand' di mercato più giovane, con Millennials che rappresentano quasi un terzo degli utenti, e che la quota continua a crescere.

Modello esperienzale innovativo che può creare interesse in  nuovi utenti e soddisfare utenti fidelizzati attraverso l'offerta di programmi variegati e innovativi.  
Questa piattaforma è stata lanciata nel 2010 ed oggi è adottata in 15 paesi attraverso tre continenti.


lunedì 20 giugno 2016

Negli Stati Uniti si è formata una class action contro gli activity tracker

 Gli Activity tracker sono affidabili?
pare di no:
Si è formata una class action , negli Stati Uniti, nei confronti del leader del mercato FitBit,
guidata da un gruppo di avvocati che si è avvalso di numerosi studi e ricerche condotte proprio sui braccialetti intelligenti e sulle loro effettive capacità di monitorare i dati e dunque per gli scopi per i quali sono stati pensati, progettati e venduti.
 La guerra contro i fitness tracker che stanno tentando di perpetrare contro il settore parte da un presupposto fondamentale: la mancata accuratezza. Un fitness tracker, come ben saprete, rappresenta un braccialetto intelligente che ha diverse finalità di monitoraggio: è in grado infatti di misurare la frequenza del battito cardiaco, ricopre la funzione di contapassi, conta le calorie bruciate durante il giorno, effettua un dettagliato monitoraggio del sonno, testandone la qualità, e molto altro ancora. Sul banco degli imputati, tuttavia, negli USA hanno piazzato la loro affidabilità: attraverso un confronto con sistemi di misurazione più professionale, è risultato che il grado di affidabilità non è poi così convincente quando si compiono attività moderate o, in special modo, sforzi più impegnativi, come se il fitness tracker riuscisse a funzionare alla perfezione solamente nel caso di esercizi meno impegnativi o comunque molto leggeri.

lunedì 6 giugno 2016

Calcolare il ROI delle campagne di inbound marketing e lead generation

Per capire quanto il capitale investito in campagna pubblicitarie ritorna in termini di reddito occorre conoscere il ROI:“Return on Investment” che tradotto dall’inglese risulta come “Ritorno sull’investimento”. Viene utilizzato per indicare l’indice che identifica la redditività del capitale investito. Si tratta di una metrica prettamente finanziaria facile da calcolare se si sanno identificare gli elementi che compongono il numeratore (profitto, ossia guadagno lordo meno costo dell’investimento) e il denominatore (costo dell’investimento). Internet risulta essere l’unico media che permette di calcolare precisamente il ROI.

Nel caso in cui l’obiettivo fosse quello di generare traffico sul sito web, per il calcolo del ROI l’azienda potrebbe avvalersi dei seguenti parametri attinti dal sito o dal blog aziendale:
Traffico generato - il monitoraggio e il controllo del traffico generato dalle fonti “referral” e individuabile tramite Google Analytics, consente di misurare quanti visitatori confluiscono sul sito provenienti dai social media; un incremento del traffico originato da questi canali sarà un ottimo indicatore dell’efficacia di una campagna di social media marketing
Lead - l’analisi del traffico generato dai canali social, consente all’azienda di misurare quanti di questi visitatori si sono poi trasformati in contatti
Clienti - proseguendo lungo questa linea nel calcolo del ROI, si può misurare quanti lead (i visitatori approdati sul nostro sito dai canali social) sono divenuti clienti. La misura dei clienti reali è un indicatore di come le risorse investite nel social media marketing abbiano un valore intrinseco piuttosto elevato
Tasso di conversione – se l’azienda volesse effettuare un confronto del traffico generato dai diversi canali social previsti dal piano di marketing digitale, per verificare quale sia quello in grado di generare il maggior numero di lead, occorrerebbe avvalersi del valore percentuale, che permette di valutare la bontà di uno specifico social media rispetto agli altri canali. L’azienda ha a disposizione anche altri parametri da utilizzare per creare la propria formula del ROI e attinti da ciascun social media:
Penetrazione - corrisponde al numero di Follower su Twitter, di Fan su Facebook, di membri dei Gruppi su LinkedIn acquisiti e attribuibili alla campagna realizzata sui social. Più elevato è il loro numero, più aumenta il bacino potenzialmente esposto ai nostri contenuti, più cresce il numero di possibili condivisioni e, pertanto, aumenta il ROI.

lunedì 30 maggio 2016

IHRSA Global report 2016:lo stato dell'industria del fitness nel mondo

E' disponibile il nuovo Global Report dell'industria del fitness realizzato da IHRSA che mostra lo stato del settore a livello mondiale.

Il rapporto esamina le prestazioni dei centri fitness in quasi 70 mercati in tutto il mondo, che riguarda 187.000 club e 151,5 milioni di soci.
 I ricavi globali registratano un declino e una crescita in numero di club. La riduzione dei ricavi, nonostante un maggior numero di club nel campione, suggerisce la continua crescita degli operatori a basso costo, che in genere hanno un reddito inferiore in rapporto ai soci rispetto alle palestre tradizionali.
L'italia si attesta come nono mercato mondiale in termini di valore economico mentre ricopre la sesta posizione in relazione al numero dei club (7300).
Il 2016 IHRSA Rapporto globale: Lo Stato del Club Health Industry . Esamina le prestazioni dei centri benessere in quasi 70 mercati in tutto il mondo, che copre 187.000 club e 151,5 milioni di soci I ricavi globali registrate erano un declino sul US $ 84bn (€ 74m, £ 55m) delineato nella relazione dello scorso anno, che ha rappresentato solo per 180.000 club. La riduzione dei ricavi, nonostante un maggior numero di club nel campione, suggerisce la continua crescita degli operatori a basso costo, che in genere hanno un reddito inferiore al rapporto di membro rispetto alle palestre tradiziona - See more at: http://www.healthclubmanagement.co.uk/detail.cfm?pagetype=detail&subject=news&CodeID=324429#sthash.6pSEvAZ4.dpuf
Il 2016 IHRSA Rapporto globale: Lo Stato del Club Health Industry . Esamina le prestazioni dei centri benessere in quasi 70 mercati in tutto il mondo, che copre 187.000 club e 151,5 milioni di soci I ricavi globali registrate erano un declino sul US $ 84bn (€ 74m, £ 55m) delineato nella relazione dello scorso anno, che ha rappresentato solo per 180.000 club. La riduzione dei ricavi, nonostante un maggior numero di club nel campione, suggerisce la continua crescita degli operatori a basso costo, che in genere hanno un reddito inferiore al rapporto di membro rispetto alle palestre tradiziona - See more at: http://www.healthclubmanagement.co.uk/detail.cfm?pagetype=detail&subject=news&CodeID=324429#sthash.6pSEvAZ4.dpuf

AI e benessere aziendale: come l’intelligenza artificiale sta cambiando la cultura HR

  Dalla “palestra aziendale” alla cultura del benessere continuo Il concetto di benessere aziendale in Italia non è più un extra motivazion...