lunedì 7 ottobre 2013

7 modi per usare i social media nel B2B



1- Diffondere la Condivisione Sociale.
I links di condivisione sociale dovrebbero essere presenti nelle mail e nelle pagine di atterraggio per aumentare la possibilità che gli amici, gli influenzatori, gli stessi clienti condividano i tuoi contenuti con il loro network.
2. Usare i social media come fonte di leads.
Quando si contribuisce in un forum, si posta su LinkedIn, si twitta, le aziende dovrebbero anche diffondere i links ai social media pensando a loro come ad una sorgente di leads. Certo è che ci vogliono buoni contenuti.
3. Misurare: Social media referrer
Nei servizi di Analytics, Google Analytics su tutti, è possibile vedere quanti persone hanno visitato il tuo sito, il tuo blog, le pagine di destinazione. Quello che non è possibile vedere è una distribuzione dei dati su base demografica.
E’ molto interessante inserire come fonte di traffico la pagina Facebook, il pulsante “mi piace”, usare meglio Twitter e LinkedIn, e cominciare ad andare oltre in una  visione che non sia solo una fotografia statica. Gli strumenti ci sono, le aziende devono imparare ad usarli ed interpretarli.
4. Attivare campagne per produrre interazioni con i social media.
Con tutta probabilità è il momento di usare alcuni strumenti precisi, come Radian6, Sentimet metrics, Sysomos, sapendo che possono essere costosi, oppure altri strumenti, come Swix, sempre con l’obiettivo di produrre relazioni tra i vari canali in cui si è presenti e poter misurare cosa succede.
5. Promuovere la convalida sociale.
Promuovere un documento, un webinar, un evento ed usare i widget per diffondere il messaggio e la discussione. Usare il proprio sito per aver un luogo centrale da cui diffondere le comunicazioni.
6. Valutare le opinioni.
Le opinioni possono essere misurate e divise tra positive, neutre, negative, assegnando valori diversi e comprendere cosa e come il pubblico parla della tua azienda. Social mentions, e Newswall sono mezzi per comprendere cosa serve e quali strategie adottare.
7. Integrare i programmi.
I social media sono dei canali che aiutano a guidare il successo di un programma e devono quindi integrarsi con tutti i componenti delle campagne per raggiungere i migliori risultati, senza mai dimenticare che l’obiettivo sono persone vere con cui avere conversazioni e scambi.
Articolo originale: 7 Ways All B2B Marketers Should Be Using Social Media (But Probably Aren’t)

venerdì 4 ottobre 2013

Segmentazione social

Facebook ha annunciato l'introduzione di una nuova funzionalità per le pagine.
Dopo i promoted post (più paghi, più fans raggiungi con il tuo post) e gli scheduled posts (che danno la possibilità di pubblicare il post in un momento collocato nel passato o nel futuro) verrà potenziata la funzione che consente la segmentazione del target a cui rendere visibile il post.
Oggi la segmentazione è possibile solo per la lingua parlata e per la localizzazione. Ovvero possiamo già rendere visibile un post solo a persone di un determinato luogo (paese/città) e/o a persone che parlano una specifica lingua.
Oltre alla lingua e la localizzazione si potrà segmentare il proprio target (post per post) per:
  • età,
  • genere,
  • interessi,
  • situazione sentimentale,
  • istruzione
  • lavoro.
Ancora molto più interessante è la possibilità di sapere quanti dei fans della pagina appartengo al segmento che viene così definito.

Punti di vista
 

  1. Dal punto di vista di un marketing manager questa è una grande opportunità.
    Fuor di dubbio una bella novità, funzionale alle strategie di marketing e al raggiungimento degli obiettivi principali.
    Uno strumento di verifica importante, che da la possibilità di rilevare con maggior chiarezza se abbiamo ingaggiato il target giusto, con la possibilità di aggiustare il tiro.
     
  2. Dal punto di vista delle piccole aziende che non hanno competenze di marketing, lo strumento potrebbe risultare un'arma a doppio taglio. Queste aziende che stanno comunicando attraverso i social senza conoscere la propria audience, rischiano di selezionare tra i loro fan proprio le persone non interessate a quella comunicazione e di lasciare fuori, invece, le persone interessate.
    Disastro!
     
  3. Dal punto di vista delle persone si potrebbe dire, a prima vista, che questa "è una grande novità": finalmente non verremo più sommersi ed infastiditi da una marea di post che proprio non ci interessano....
    Si potrebbe però anche dire che verremo sempre più bombardati da notizie che interessano allo stereotipo che il merketing manager di cui sopra ci appiccica addosso

Tecniche di Lead Generation: convertire traffico in contatti utili

La parola chiave di tutte le tecniche di Lead Generation è: Conversione. Per generare meccanismi di conversione dobbiamo pensare ad un’offerta irresistibile per il nostro target, dobbiamo creare una call-to-action per promuovere la nostra offerta, e lanciare una landing page con una form che il visitatore dovrà compilare rilasciando i propri dati di contatto per ottenere quanto offerto. Da ultimo dovremo testare, misurare e ripetere l’intero processo. Questi, in breve, saranno gli ingredienti della nostra strategia di lead generation.

Step 1: definire la propria offerta

Le tecniche di lead generation partono dalla definizione dell’offerta, questa  è la parte più importante di ogni strategia di lead generation.  E’ ciò che in primis attrae l’attenzione dei visitatori del nostro sito e li motiva a compilare il form che raccoglie i loro dati di contatto. La nostra offerta deve essere studiata secondo il profilo e le necessità del nostro target.

Step 2: Creare le Calls-to-Action

Proseguendo nella definizione delle tecniche di lead generation, dopo aver definito qual è l’oggetto della nostra offerta, dovremo creare una call-to-action irresistibile!  Sulla landing page, l’utilizzatore sarà invitato a compilare un form con i propri dati di contatto per poter ottenere ciò che gli viene offerto. Il visitatore diventerà una lead nel momento in cui compilerà questo form. Una call-to-action può avere la forma di testo, immagine o html, ma deve sempre includere il link alla corrispondente landing page.  Se la call-to-action è efficace, la percentuale di conversione visitatori-leads sarà alta e la nostra strategia di lead generation sarà vincente!!

Step 3: Creare le Landing Pages

Le tecniche di lead generation prevedono che dopo aver creato una  call-to-action, dovremo impostare la relativa landing page. La  landing page è la pagina dove “atterrano” i visitatori del nostro sito dopo aver cliccato su una call-to-action e dove compilano il form con i loro dati per ricevere  l’offerta.
Come abbiamo già detto, le landing pages ospitano le forms che il visitatore compila per ottenere quanto promesso nell’offerta.  Le informazioni che riceviamo potranno poi essere utilizzate per iniziare un rapporto di seguimento del contatto. Le migliori tecniche di lead generation prevedono che per prima cosa dobbiamo mandare una mail di ringraziamento per aver effettuato il download della nostra offerta.

lunedì 30 settembre 2013

Dal Piloxing al Bowka, dal Drum Fit all'Hot Yoga, ecco le ultime tendenze del fitness, in voga dall'autunno

Parola d'ordine: divertirsi! Che sia Piloxing, Bowka, bioginnastica o Zumba sentao, l'imperativo assoluto è ritrovare o mantenere la forma senza annoiarsi o sentire troppo la fatica. È quel che promettono le sopracitate discipline, gli ultimi trend in fatto di fitness, a cui si aggiungono Drum Fit, Hot Yoga e Iron Run. C'è poi l'Addicted to Sweat, il programma di allenamento messo a punto da Madonna in persona con la sua personal trainer Nicole Winhofferh, che però per ora si può praticare solo a Roma. Ecco invece quali nuove "dottrine" propongono le palestre meneghine.

A TUTTO RITMO - Si esegue con l'ausilio di una sedia Zumba sentao, la versione "seduta" del già strapopolare Zumba: rinforza e bilancia l'equilibrio, migliora il lavoro cardiovascolare. È indicato per chi vuole scolpire i muscoli e ridisegnare la silhoette. A Milano potete provarlo, tra gli altri, nei club Virgin Active Corso Como. Unisce il meglio di Pilates, Boxing e Dance in un workout intervallato ad alta intensità il Piloxing, ideato dalla dancer e trainer svedese (ma californiana d'adozione) Viveca Jensen. Perfetto per perdere peso e migliorare la propria resistenza, è indicato a tutti, giovani, donne in attesa e persone di 70 anni. A Milano lo propongono tra gli altri, FM Studio. Dalla California arriva anche il Bowka, una forma di allenamento che "muove" tutto il corpo messo a punto da Paul Mavi, musicista e ballerino di origini sudafricane. È consigliato a chi vuole dimagrire e ama ballare, basta sentire il ritmo!

IN PIENA FORMA - Combina esercizio aerobico e danza Balla&Brucia, tecnica lanciata da Beba Silvera che permette di consumare fino a 900 calorie in un'ora, insegnando ben 25 stili di ballo diversi. Dove provarla? Da Accadueò Club, che lo propone insieme a numerose altre discipline per rimettersi in forma, dal functional training per migliorare la tonificazione muscolare, al riequilibrio posturale, dal Zumba Style per armonizzare il movimento naturale del bacino, al SuperWgag, l'acquagym a ritmo di musica dance efficace per rassodare addominali, gambe e glutei. La novità firmata GetFIT Club si chiama Drum Fit e consiste nel fare piegamenti e stepmentre si suona un tamburo. Chi si annoia ad allenarsi da solo, può iscriversi alla community Active in Two promossa nelle palestre Virgin Active, che hanno pensato ad una formula di allenamento da fare in compagnia, che vede il partner di training diventare a seconda supporto o antagonista. Arriva da noi anche l'Hot Yoga, sostanzialmente si tratta di yoga praticato però a 40 gradi. Secondo i fautori di questa disciplina, il caldo migliora l'ossigenazione muscolare, favorisce la dilatazione dei capillari, aiutando l’organismo ad eliminare le tossine e bruciare calorie. A Milano è in programma nei centri Downtown e Skorpion.
http://www.milanodabere.it/news/wellness/divertirsi_a_tutto_sport_8747.html

lunedì 23 settembre 2013

Gli activity tracker per il benessere fisico: quali gli ultimi in commercio

Stare bene ed allenarsi con dei bracciali al polso: gli activity tracker sono esteticamente accattivanti e funzionali per il benessere fisico. Ecco gli ultimi.

Il nome è più complesso del loro utilizzo: si chiamano “activity tracker” e sono dei bracciali che servono a verificare l’allenamento quotidiano attraverso dei sensori di movimento e la registrazione di passi compiuti, scalini, battiti cardiaci, movimenti durante il riposo notturno. Lo scopo? valutare il livello di benessere personale e segnalare quando non si sta facendo il dovuto per il proprio fisico, senza strumenti invasivi ma con un device dall’elevata portabilità ed esteticamente accattivante.
Lo smartphone o il pc restano sempre indispensabili per rendere operativi questi dispositivi: il dispositivo, infatti, comunica con delle app che registrano i dati e ne permettono l’utilizzo per un feedback dettagliato sul proprio stato fisico.
Jawbone ha prodotto un piccolo bracciale che dialoga con lo smartphone attraverso l’app “UP”: se si scatta una foto al piatto dice quante calorie contiene e quali sono i nutrienti; durante il riposo notturno monitora i movimenti per valutare se si dorme bene o troppo poco; monitora le attività quotidiane e lo smartphone registra i dati rilevati (129 euro).
Fitbit Flex ha realizzato un tracker che va bene anche in piscina. Vengono monitorate le bracciate fatte, i dati sono inviati via bluetooth allo smartphone che li registra tramite l’app dedicata. Durante la nuotata, i led sul bracciale si accendono per avvisare sulla performance di nuoto che si sta eseguendo e andando sul sito www.attiva.com si possono scegliere i vari percorsi d’allenamento e traguardi da raggiungere (99 euro).
Mio Alpha misura il battito cardiaco attraverso un bracciale e tramite sensore ottico “dialoga” con un’app dedicata. Per chi fa running, soprattutto, il bracciale segnala tramite icone la soglia di sforzo raggiunta, quindi quando fermarsi o sforzarsi di più (199 euro).
FuelBand ha realizzato in collaborazione con la Nike un bracciale per monitorare il movimento, raggiungere dei traguardi accompagnati dalle variazioni di colore dei 20 led disponibili, e vincere dei punti registrandosi sul sito www.nike.com e comunicando con la rete via pc o smartphone (149 dollari sullo store della Nike).
Motoactv ha prodotto Accusense: un activity tracker per monitorare le attività indoor ed inviare via wi-fi i dati al proprio device, utilizzando il Motoactv Training Portal. Frequenza cardiaca, calorie consumate, ed altri parametri vengono registrati per oltre 40 tipi di attività sportive customizzate. I dati vengono visualizzati e le performance migliori sincronizzate con una playlist da ascoltare ad ogni allenamento su misura. Un localizzatore GPS ed un contatore dei passi completano i tool del dispositivo (299$ quello da 8GB).
L’ultimo non è un bracciale, bensì una chiavetta usb firmata Geonaute. La funzione non cambia: conta i passi che compi ed il consumo di calorie; collegato al pc registra i segnali rilevati su my.geonaute.com, per individuare i propri obiettivi di performance ed, eventualmente, migliorarsi (34 euro).
Ancora “in progress” l’activity tracker firmato LG: lo Smart Activity Tracker mostra al polso messaggi di testo e chiamate in arrivo sul proprio smartphone, oltre ad avere un GPS integrato e misurare la frequenza cardiaca. Android e iOS sono entrambi supportati per dialogare tramite app con l’iper-tecnologico braccialetto dotato di touchscreen.

mercoledì 18 settembre 2013

Lead generation e content marketing:acquisire potenziali contatti

Lead in gergo marketing significa “ cliente potenziale”. 
O più nel dettaglio significa:  “cliente potenziale altamente qualificato che ha già mostrato e palesato interesse verso una certa tematica o verso un certo prodotto o servizio”
Per qualsiasi tipo di business o di azienda i lead valgono oro, perche saranno i futuri clienti. Quindi lo scopo è quello di fare il generatore di lead per aziende, prevalentemente off-line, che possono essere locali oppure nazionali.E che tipicamente non hanno la più pallida idea di dove cominciare per ottenere risultati on-line.
Ovviamente qui cerchiamo di iniziare a pensare ad aziende a cui dianno un alto valore per ogni lead.
Quante palestre, quanti centri fitness, hanno bisogno di lead. Tutti hanno bisogno di lead.

Anche qui ci possono essere vari modi per pescare questi lead. Diciamo che uno dei migliori è quello di creare una paginetta web dove inserisco un offerta marketing interessante e faccio iscrivere le persone, che entrano in questa paginetta, in un “web form” dove mi lasciano il loro nome e la loro email in cambio di “qualcosa”.. Per esempio in cambio di un contenuto di valore!

Il Content Marketing rappresenta una delle nuove strategie vincenti per utilizzare i nuovi media e aumentare la lead generation. La creazione di contenuti strategici è un’attività che migliora l’acquisizione di nuovi clienti e la loro fidelizzazione. Si tratta di un fenomeno in crescita che sta rivoluzionando il concetto di Advertising tradizionale. Ecco nel dettaglio i principali vantaggi.
Secondo un recente studio di Marketo, il Content Marketing è in grado di produrre benefici per il proprio sito o corporate blog in breve tempo. Per quanto riguarda le attività di lead generation, con una mirata strategia di content il contatto con i nuovi potenziali clienti diventa più diretto e, grazie allo sviluppo di una community l’acquisizione di nuovi clienti diventa più efficace. Il Content Marketing è inoltre molto efficace per pianificare una campagna di Lead Nurturing poichè consente di fornire agli utenti guide e informazioni personalizzate.
Infine, lo studio di Marketo, indica le strategie più utilizzate dalle aziende che hanno avuto importanti risultati in termini di lead generation e fidelizzazioni clienti con la pianificazione di campagne di content Marketing. Il 79% delle azioni è stata veicolata attraverso i social media, attività correlata alla pubblicazione di articoli su corporate blog e siti aziendali. Per il 61% dei casi invece, le attività di marketing sono state veicolate attraverso eventi incontro, ad esempio, presentazioni prodotto, promozionate sui canali social, sopratutto Twitter, Facebook e Youtube.

martedì 17 settembre 2013

Medici nel caos: incertezza obbligo certificato idoneità sportiva

Le nuove normative hanno creato una situazione ingestibile

 Pediatri e medici di base in fibrillazione per il caos scatenato dalle recenti normative in materia di certificati per la pratica dell’attività sportiva. Proprio in concomitanza con il periodo clou delle iscrizioni a palestre, piscine e centri sportivi, non vi sono certezze sulla documentazione richiesta a bambini e adulti.
I dubbi riguardano soprattutto la necessità di prescrivere l’elettrocardiogramma agli atleti praticanti a livello non agonistico.
La stessa Asl conferma di essere in attesa di chiarimenti.
«Proseguiamo le attività in base alle precedenti normative - fanno sapere da via Pessina - aspettando di avere ulteriori precisazioni».
A scatenare il caos è stato un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 20 luglio scorso. «La normativa introduce una distinzione tra attività ludico-motoria e attività non agonistica - dice Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como - Nel primo caso, non è più obbligatorio il certificato medico, un passaggio che sta creando scompiglio e confusione. Nel secondo caso, invece, la questione clou riguarda l’eventuale prescrizione dell’elettrocardiogramma, a discrezione del medico».
Anche la distinzione tra attività ludica e attività non agonistica appare tutt’altro che chiara.
«Anche se non sussiste l’obbligatorietà - aggiunge Spata - ho invitato i colleghi medici, in caso di richiesta del paziente, a rilasciare comunque il certificato così come previsto dalle normative. Per quanto riguarda il cardiogramma, come detto la scelta è del medico. Se richiesto per un adulto, il costo è a carico del paziente mentre per i bambini l’esame è gratuito».
In questi giorni, un genitore che si rivolga al medico per il certificato di idoneità all’attività sportiva riceve le risposte più svariate. C’è chi prescrive l’elettrocardiogramma senza esitazione e chi non rilascia neppure il certificato, invitando a chiedere maggiori chiarimenti alla società sportiva sulla effettiva obbligatorietà del documento.
Rino Rosignoli, segretario regionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp), conferma l’incertezza. «In un primo momento era stato previsto l’obbligo dell’elettrocardiogramma - dice - Un emendamento successivo ha aggiustato il tiro e ora il pediatra è investito della responsabilità di prescrivere o meno l’esame. Molti colleghi chiedono il cardiogramma, quantomeno per i bambini che non l’hanno mai fatto in precedenza. Abbiamo sollecitato un chiarimento al ministero».
http://www.corrierecomo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=53554:idoneita-sportiva-medici-nel-caos-incertezza-sullobbligo-del-certificato&catid=14:prima-pagina

AI e benessere aziendale: come l’intelligenza artificiale sta cambiando la cultura HR

  Dalla “palestra aziendale” alla cultura del benessere continuo Il concetto di benessere aziendale in Italia non è più un extra motivazion...