È parte integrante del processo di
lead management, cioè di acquisizione e gestione dei contatti, e comprende la
personalizzazione della comunicazione. Una volta raccolti i dati (lead capture) e assegnati punteggi (
lead scoring),
il business deve pensare ad una strategia che concentri le energie su
quei lead che sembrano interessati ma non ancora del tutto pronti
all’acquisto. Le possibilità di lead nurturing sono, ad esempio, l’invio
regolare di email informative, o vere e proprie campagne che illustrino
tutti i vantaggi del prodotto/servizio.

Per cominciare a fare lead nurturing e ad evitare che molti contatti
non ancora pronti ad essere convertiti in clienti vadano persi, è bene
analizzare con cura i dettagli raccolti e scoprire su quali potenziali
clienti è possibile puntare e su quali di questi è possibile lavorare
per ottenere risultati concreti. Nel momento in cui si identificano tali
lead, e nel momento in cui l’ufficio marketing definirà una o più
strategie adatte per iniziare con loro un dialogo proficuo, anche
l’ufficio vendite otterrà risultati maggiori.
Con i social media, ad esempio, è molto più semplice capire (grazie
ai profili pubblici, ai commenti e alle altre attività) quali potrebbero
essere i contatti da “curare”, così come è possibile individuare da
subito con quali contatti è meglio non andare avanti.
Prima di porti qualsiasi domanda e prima di iniziare una qualsiasi strategia di marketing, tieni a mente il ciclo di acquisto.
Conoscenza: è il primo passo del ciclo di
acquisto. È la fase in cui l’utente viene a conoscenza del tuo
business/servizio/prodotto, ed è molto importante che siano contenuti
davvero consistenti ad attirare la sua attenzione.
Ricerca: soprattutto con l’avvento del web 2.0, gli
utenti cercano in rete recensioni e commenti di amici o conoscenti per
sapere se il tuo business è serio. Fai in modo che già a questo punto la
tua reputazione sia buona o, se ancora non si parla di te, rendi
trasparenti i dati della tua azienda.
Considerazione: è il momento in cui l’utente prende
in seria considerazione ciò che hai da offrirgli. Qui la comunicazione
ha un ruolo molto importante: sviluppa al meglio una strategia che
comprenda pubbliche relazioni e contenuti originali. È anche il momento
in cui il potenziale cliente valuta il tuo business, ed è il momento in
cui si chiederà: come può aiutarmi? E cosa ha da offrirmi?. E qui entra
in gioco il lead nurturing.
Acquisto: il momento decisivo. Il potenziale cliente
potrebbe diventare un cliente a tutti gli effetti e scegliere te come
fornitore. Se la tua strategia di lead nurturing sta funzionando, e se
riesci a captare il momento esatto in cui il potenziale cliente sta per
entrare in questa fase, allora sei già a buon punto.
Post-acquisto: il cliente prova il
prodotto/servizio, o valuta e ne parla. Tieni d’occhio le conversazioni e
continua a curare il tuo rapporto con lui e seguilo. I prossimi lead
saranno più facili da convertire in clienti.
Prima di tutto,
focalizzati solo e soltanto sui tuoi potenziali clienti.
Segmenta il tuo database e crea piccoli sottogruppi di possibili
clienti, dividendoli per dati dati demografici, professione, ecc..
Questa fase è molto importante perché ti permette di mettere a fuoco ciò
che davvero potrebbe essere rilevanti per i tuoi lead. Con
campagne e messaggi mirati avrai molte possibilità di ricevere risposte.
http://www.leadmanagement.it/lead-nurturing-definizione-funzione/