venerdì 12 dicembre 2014

Utilizzo defribrillatore nelle società sportive


Dal 1 gennaio 2015

OBBLIGO DEL DEFIBRILLATORE
Il DAE e’ obbligatorio: 1. su ogni Mezzo di Soccorso di Base (MSB) e Intermedio (MSI) inserito nel sistema di emergenza sanitaria regionale 2. sui mezzi di soccorso che prestano assistenza a manifestazioni sportive o eventi organizzati per i quali e’ prevista un’assistenza sanitaria 3. presso Societa’ Sportive sia professionistiche sia dilettantistiche e all’interno d’impianti sportivi (es. palestra), nonche’ durante lo svolgimento delle attivita’ sportive (es. attivita’ fuori da scuola) 4. sui mezzi deputati al trasporto sanitario e sanitario semplice soltanto per i soggetti che beneficiano dell’assegnazione delle apparecchiature 5. nei luoghi facenti parte di un progetto PAD (pubblico accesso alla defibrillazione) strutturato e autorizzato Il DAE e’ fortemente consigliato: 1. nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche e private, accreditate o autorizzate, ove non sia gia’ presente una risposta all’ emergenza, strutturata o istituzionalizzata, che preveda l’impiego di un defibrillatore (es. studi medici, ambulatori dentistici) 2. in ambienti a elevata densita’ di popolazione (es. ipermercati) Il DAE e’ utile: 1. nelle strutture, fisse e/o mobili, nell’ ambito d’istituzioni coinvolte nella gestione dell’ ordine pubblico ed emergenza (es. polizia locale) 2. in luoghi pubblici non rapidamente raggiungibili dal sistema di emergenza 3. per le localita’ remote sono state identificate le farmacie quali sedi di collocazione dei DAE 4. negli ambulatori delle strutture sanitarie e nelle strutture ambulatoriali 5. in ambito domiciliare, per quanto riguarda i pazienti potenzialmente a rischio di morte cardiaca improvvisa



Allegati:

lunedì 1 dicembre 2014

Palestre e social network per aumentare i contatti: un esempio di lead generation da 24 Hour Fitness



La catena americana 24 Hour Fitness ha voluto sviluppare tre obiettivi principali,: sfruttare la potenza esponenziale dei social, stimolare l'efficienza mentre tagliando i costi, e raccogliere i dati da piattaforme sociali per produrre comunicazioni più rilevanti.

Ecco come funziona: i soci della palestra esistenti possono condividere offerte di prova visitando sistema raccogli informazioni on-line o in club di 24 Hour Fitness e accedendo direttamente attraverso le loro reti sociali, come Facebook, Pinterest, o Twitter. L'offerta di prova viene quindi pubblicato nella pagina del socio esistente, nonché sulle pagine dei collegamenti con i quali l'accordo è condiviso. Non solo i log-in sociali contribuiscono ad espandere la portata del marchio, ma forniscono anche a 24 Hour Fitness  nuove fonti di dati. 


Ad esempio, quando i soci accedono al proprio profilo tramite log-in ,al centro benessere è concesso l'accesso al profilo del pubblico informazioni in modo che del socio come nome e indirizzo email, 24 Hour Fitness può anche chiedere il permesso di accedere ai dati aggiuntivi oltre le informazioni del profilo pubblico..
Per quanto riguarda i soci che preferiscono condividere l'offerta di prova via email, 24 Hour Fitness può controllare gli indirizzi email dei destinatari con il suo database per determinare quanti hanno richiesto il free pass. In questo modo il centro fitness per inviare e-mail mirate di pricing e informazioni promozionali in base a dove le prospettive sono nel ciclo di acquisto.

Entro i primi tre mesi dal lancio del programma, 24 Hour Fitness accumulato più di 331.500 riferimenti di contatto diretto con il programma o circa $ 3 milioni in valore media online. Inoltre, il marchio ha ottenuto più di 8.400 rinvii di programma diretti in Gennaio 2014, che ha provocato più di 600 mila dollari da nuove unità utente e ricavi lifetime value.

Inoltre, 24 Hour Fitness è stato in grado di identificare quali social network utilizzano i soci esistenti per  condividere i loro passaggi Nei primi nove mesi, il centro benessere ha stabilito che le sue azioni di Facebook sono diminuiti dal 77,4% al 58,9%, mentre le sue azioni Pinterest passano da quasi inesistente al 11,2%. "Questo è anche un dato positivo "perché da una strategia di pubblicità digitale, vogliamo stabilire e dove la gente va e dove le persone sono interessate ad aiutare i loro amici a cercare fitness e benessere."

Se lasciate la vostra mail vi invierò il case study in pdf.

lunedì 24 novembre 2014

Il valore quantitativo e qualitativo del cliente attraverso la social experience nei fitness center

Avere molti clienti è segno di un buon andamento commerciale? dipende da quanto mediamente questi clienti spendono nell'arco della loro customer experience..
acquisire un cliente è molto costoso e mantenerlo diventa prioritario per qualsiasi centro .
Pertanto se io ho molti clienti e ogni anno ne perdo altrettanti capite bene che il mio valore non cresce in termini di quantità.
Occorre vedere la qualità di questi clienti come si comportano emisurare la loro soddsfazione per vedere quanto questi sono disposti a influenzare positivamente gli altri che sono potenziali nuovi clienti.
un cliente può essere soddisfatto ma non condividere con nessuno la sua esperienza positiva, un altro cliente può al contrario diffondere la sua soddisfazione atttraverso i social network e rappresentare una vera opportunità di sviluppo per l'azienda.

Il Customer Refferal Value misura quanto la propensione dei clienti soddsfatti a influenzare positivamente gli altri si traduca in vendite effettive da parte di terzi.
Porta un amico in palestra e avrai un premio....ci sono clienti strategici che sono dei veri e propri influencer che non hanno bisogno di un incentivo..altri che vanno stimolati.
il vero valore del cliente è dato da quanto spende manche da quanto induce gli altri ad azioni positive per lo sviluppo del centro.

lunedì 17 novembre 2014

Quali sono i trends del fitness per il 2015?

Esiste una ricerca sui trends del fitness mondiale per il prossimo anno, firmata dalla Georgia State University e pubblicata sul numero di novembre/dicembre dell’Health and fitness Journal rilasciato dall’American college of sports medicine. Anche da quelle tendenze – ricavate da un campione di 3.400 istruttori e personali trainer fra Stati Uniti, Sud America, Europa e Asia – si ottiene una fotografia piuttosto chiara di dove stia andando una parte di mondo.
http://www.acsm.org/about-acsm/media-room/news-releases/2014/10/24/survey-predicts-top-20-fitness-trends-for-2015

The top 10 fitness trends previsti per il 2015 sono:
1. Body Weight Training: allenamento a corpo libero 
2. High-Intensity Interval Training (HIIT): allenamento intenso di breve durata 30 min
3.  Educated and Experienced Fitness Professionals. attivita svolta da istruttori certificati
4. Strength Training. allenamento della forza
5. Personal Training.
6. Exercise and Weight Loss. esercizi finalizzati alla perdita di peso
7. Yoga. Power Yoga, Yogalates, Bikram, Ashtanga, Vinyasa, Kripalu, Anurara, Kundalini,
8. Fitness Programs for Older Adults.programmi di allenamento per anziani
9. Functional Fitness.allenamento funzionale per migliorare il bilanciamento
10. Group Personal Training. gruppi di allenamento personalizzati ed economici

lunedì 10 novembre 2014

Lead Nurturing: la gestione del potenziale cliente

È parte integrante del processo di lead management, cioè di acquisizione e gestione dei contatti, e comprende la personalizzazione della comunicazione. Una volta raccolti i dati (lead capture) e assegnati punteggi (lead scoring), il business deve pensare ad una strategia che concentri le energie su quei lead che sembrano interessati ma non ancora del tutto pronti all’acquisto. Le possibilità di lead nurturing sono, ad esempio, l’invio regolare di email informative, o vere e proprie campagne che illustrino tutti i vantaggi del prodotto/servizio.





Per cominciare a fare lead nurturing e ad evitare che molti contatti non ancora pronti ad essere convertiti in clienti vadano persi, è bene analizzare con cura i dettagli raccolti e scoprire su quali potenziali clienti è possibile puntare e su quali di questi è possibile lavorare per ottenere risultati concreti. Nel momento in cui si identificano tali lead, e nel momento in cui l’ufficio marketing definirà una o più strategie adatte per iniziare con loro un dialogo proficuo, anche l’ufficio vendite otterrà risultati maggiori.
Con i social media, ad esempio, è molto più semplice capire (grazie ai profili pubblici, ai commenti e alle altre attività) quali potrebbero essere i contatti da “curare”, così come è possibile individuare da subito con quali contatti è meglio non andare avanti.

Prima di porti qualsiasi domanda e prima di iniziare una qualsiasi strategia di marketing, tieni a mente il ciclo di acquisto.
Conoscenza: è il primo passo del ciclo di acquisto. È la fase in cui l’utente viene a conoscenza del tuo business/servizio/prodotto, ed è molto importante che siano contenuti davvero consistenti ad attirare la sua attenzione.
Ricerca: soprattutto con l’avvento del web 2.0, gli utenti cercano in rete recensioni e commenti di amici o conoscenti per sapere se il tuo business è serio. Fai in modo che già a questo punto la tua reputazione sia buona o, se ancora non si parla di te, rendi trasparenti i dati della tua azienda.
Considerazione: è il momento in cui l’utente prende in seria considerazione ciò che hai da offrirgli. Qui la comunicazione ha un ruolo molto importante: sviluppa al meglio una strategia che comprenda pubbliche relazioni e contenuti originali. È anche il momento in cui il potenziale cliente valuta il tuo business, ed è il momento in cui si chiederà: come può aiutarmi? E cosa ha da offrirmi?. E qui entra in gioco il lead nurturing.
Acquisto: il momento decisivo. Il potenziale cliente potrebbe diventare un cliente a tutti gli effetti e scegliere te come fornitore. Se la tua strategia di lead nurturing sta funzionando, e se riesci a captare il momento esatto in cui il potenziale cliente sta per entrare in questa fase, allora sei già a buon punto.
Post-acquisto: il cliente prova il prodotto/servizio, o valuta e ne parla. Tieni d’occhio le conversazioni e continua a curare il tuo rapporto con lui e seguilo. I prossimi lead saranno più facili da convertire in clienti.
 Prima di tutto, focalizzati solo e soltanto sui tuoi potenziali clienti. Segmenta il tuo database e crea piccoli sottogruppi di possibili clienti, dividendoli per dati dati demografici, professione, ecc.. Questa fase è molto importante perché ti permette di mettere a fuoco ciò che davvero potrebbe essere rilevanti per i tuoi lead. Con campagne e messaggi mirati avrai molte possibilità di ricevere risposte.
  http://www.leadmanagement.it/lead-nurturing-definizione-funzione/

lunedì 3 novembre 2014

Social CRM: Come diminuire i costi di gestione della clientela

Un club per essere profittevole deve saper  in primo luogo confermare i risultati conseguiti nel tempo curando la fidelizzazione, e assicurare il mantenimento della base dei clienti.
Identificare i clienti piu profittevoli , che sono i puù virtuosi e generano volano commerciale maggiormente degli altri.
La differenza tra ricavi e costi del cliente,  genera la sua profittabilità.
Per migliorare questo aspetto,fondamentali nei costi, è riuscire ad abbassare quelli legati alla sua acquisizione e successivamente alla sua gestione.
I costi tradizionali di marketing , mailing,invio coupon promozionali,volantini,telemarketing in uscita possono essere abbattuti tramite la leva digitale.
Ottimizzare le promozioni creado valore intorno al servizio e stimolare contatti tramite procedure di social marketing verso i clienti fidelizzati.
Sviluppare assistenza verso i clienti direttamente attraverso i canali social che metteno nelle condizioni di ridurre i costi di customer satisfaction.
Utilizzare l'email marketing verso indirizzi di clientela già fidelizzata e di referenze in modo da avere contatti diretti e call to action mirate a conversioni di azioni di vendita.

lunedì 27 ottobre 2014

Landing page:un errore comune nei centri fitness

Un errore comune a molti centri fitness è quello di pubblicare inserzioni su Facebook che rimandano alla homepage del loro sito.
Peccato che questa pagina offra una presentazione generale del centro e non contenuti che diano un immediato valore aggiunto a chi è arrivato lì per mezzo di un annuncio.
Se una persona clicca su un coupon che promette"scopri come ottenere risultati in un mese",la pagina visualizzata dovrebbe contenere una spiegazione dettagliata relativa a quel tipo di offerta.
Meglio un call to action che rimanda ad una azione per ottenere la promozione.
 
Se l'annuncio anzichè portare al sito web conducesse alla pagina facebook del centro evitermmo di portarlo fuori da social e potremmo inserire un like come call to action e farla diventare fan mantenendo la relazione attraverso gli aggiornamenti della pagina.

http://www.hoepli.it/libro/facebook-marketing/9788820363550.html

AI e benessere aziendale: come l’intelligenza artificiale sta cambiando la cultura HR

  Dalla “palestra aziendale” alla cultura del benessere continuo Il concetto di benessere aziendale in Italia non è più un extra motivazion...