lunedì 16 febbraio 2015

Strategie di Marketing automation nei fitness club:dalla lead generation alla lead nurturing

C’è chi pensa che le newsletter siamo ormai ‘morte’ sostituite dai social media come modo per le imprese di rimanere in contatto con gli utenti interessati ai loro aggiornamenti ed alle loro offerte e tale opinione potrebbe anche essere corretta se escludessimo da questo ragionamento soggetti come i siti di vendite private che invece, agendo su un modello di eCommerce emozionale e facendo leva sull’acquisto di impulso, traggono dalle newsletter una fonte importante dei loro ricavi e curano con attenzione maniacale la pulizia dei loro database e l’efficienza delle loro attività di e-mail marketing.

Se, in ogni caso, le newsletter sono morte, lunga vita però hanno ancora le mail nella loro versione non massiva, ma “individuale” ed automatica.

Le mail “transazionali” – il recupero password o l’invio di una fattura, per esempio, sono infatti sempre lette e più utilizzate come ambiente di comunicazione e relazione con l’utente e stanno prendendo piede le mail “triggered” che vengono spedite all’avverarsi di particolari condizioni: le mail inviate in caso di una registrazione o di un carrello abbandonati, gli invii con il pdf della scheda prodotto a seguito di una permanenza sulla pagina superiore a un certo tempo fino ai suggerimenti di informazioni simili in relazione ad un certo comportamento sul sito fanno sempre più parte delle strategie di “marketing automation” intraprese dalle aziende online.


La marketing automation consente sempre più infatti di passare dalla fase di Lead generation – condotta grazie ai social media ed al web marketing – alle progressive fasi di lead nurturing anche grazie al collegamento possibile fra gli ambienti esterni al sito, il sito e il CRM aziendale.
 Sentiremo sempre più parlare di “marketing automation” e forse quest’ambito colmerà il gap che ancora esiste fra aziende business to business e aziende business to consumer nel loro usare con profitto la Rete e le sue tecnologie.http://www.key4biz.it/vortici-digitali-marketing-automation-newsletter-morte-viva-newsletter/

lunedì 9 febbraio 2015

Marketing automation per sviluppare Demand generation: compilare form lunghi o corti per avere i lead?


Generare nuovi lead attraverso call to action:compilazione di un form


Probabilmente, la domanda più importante che ci si pone quando si progetta un modulo è questa: "quanto deve essere lungo il modulo?".

Siccome la lunghezza del modulo è determinata soprattutto dal numero di dati richiesti, con questa domanda ci si sta chiedendo quante informazioni si dovrebbero richiedere.

La risposta più ovvia è che occorre domandare solo i dati di cui si ha bisogno per contattare e qualificare un lead. Ma è una risposta troppo semplice, che dice ben poco: il rischio è quello di riempire il modulo con un lungo elenco di richieste. 

Bisogna innanzitutto considerare che la disponibilità delle persone a completare un modulo non dipende solamente dalla sua lunghezza.

Fattori che influiscono sul saggio di completamento del modulo

In particolare:  

    http://demandgeneration.typepad.com/.a/6a0133ed2541ce970b01a73d6f41a5970d-500wi
  1. il valore di quello che viene offerto in cambio del completamento del modulo: è abbastanza prezioso per il visitatore da spingerlo a completare il modulo?
  2. il tipo di informazioni richieste: sono troppo personali da dissuadere i visitatori a completare il modulo?
  3. la credibilità del sito e il senso di sicurezza e di rispetto della privacy che infonde nel visitatore: il visitatore ha abbastanza fiducia da sentirsi sicuro nel fornire i propri dati personali?

Questi fattori - insieme alla lunghezza del modulo - contribuiscono a determinare il saggio di completamento del modulo e, quindi, il saggio di conversione della landing page

uno studio condotto da Hubspot su oltre 40.000 landing page ha verificato come i saggi di conversione diminuiscano all'aumentare del numero dei campi presenti nel modulo - 
http://demandgeneration.typepad.com/  

martedì 3 febbraio 2015

Il tuo Workout diventa virtuale con Mcfit:cybertraing:  Sono stato recentemente a Colonia, sede del prossimo F... via @Linkis_com

Il tuo Workout diventa virtuale con Mcfit:cybertraing:  Sono stato recentemente a Colonia, sede del prossimo F... via @Linkis_com

Il tuo Workout diventa virtuale con Mcfit: cybertraing l'allenamento virtuale nel mondo delle palestre

Sono stato recentemente a Colonia, sede del prossimo #FIBO 2015, e ho avuto modo di visitare un centro della catena McFit.
In questa catena è presente l'allenamento virtuale. 

McFIT CYBERTRAINING è il tuo workout virtuale con oltre 500 possibilità di allenamento ogni settimana. Nelle categorie Spinning®, Vibration e Corsi scoprirai una dinamica di gruppo eccezionale, che tu sia un principiante o già un avanzato. A parte l'abbigliamento sportivo, non devi portare alcuna attrezzatura, e non occorre nemmeno prenotare.


Con l'aiuto di un grande schermo a parete ti allenerai con un trainer virtuale. Questo trainer sarà il tuo motivatore e l'esperto per il corso da te scelto: ti guiderà, ti stimolerà e farà l'allenamento con te fino alla fine. Tutti i corsi virtuali sono disponibili dalle 7:00 alle 23:00 (lun-ven) e dalle 9:00 alle 21:00 (sab-dom e festivi), 365 giorni all'anno.
https://www.mcfit.com/de/cybertraining.html

Ora Mcfit ,in Italia , ha acquisito la catena Happyfit.
Con l’acquisizione di HappyFit, McFIT compie un altro passo importante nella sua strategia di espansione in Europa. Alle due palestre McFIT già inaugurate a Verona e Bari, si aggiungono entro fine anno altre due sedi italiane e, sempre nell’ambito dell’ampliamento della società in Italia, è prevista per l’anno prossimo l’apertura di almeno altre cinque palestre, tra l’altro nelle città di Milano e Roma. Con queste nuove sedi la società crea molti posti di lavoro nuovi e acquisisce una solida posizione nel mercato italiano del fitness.

lunedì 26 gennaio 2015

Facebook lancia Graph Search, il motore di ricerca sociale

Graph Search è un inedito e potentissimo strumento di data mining, basato sulla profilazione delle abitudini e delle preferenze degli utenti. Facebook è già un’enorme miniera di informazioni personali. Le nostre. Mancava l’attrezzo giusto per esplorarla e sfruttarla a fondo, e adesso sta per arrivare.
 Questo motore di ricerca permette in breve di scoprire le connessioni tra persone, foto, luoghi e interessi; e tra i tanti utilizzi è possibile scoprire abitudini, interessi, e altre pagine simili che piacciono ai fan della tua pagina (o di una pagina qualsiasi).
 Al momento il Graph Search non è ancora attivo per la lingua italiana e per utilizzarlo occorre cambiare la lingua di Facebook in English (US) . Noterete una nuova grande barra di ricerca in alto sulle pagine di Facebook: questo è il motore di ricerca sociale, chiamato in Italia “ricerca tra le connessioni”a nuova funzione apparirà come una barra di ricerca più grande nella parte superiore di ogni pagina. Li sarà possibile combinare delle frasi e cercare tra i contenuti condivisi su Facebook.
La prima versione del motore di ricerca si concentra su quattro aree principali: persone, foto, luoghi e interessi.
  • Persone: è ad esempio possibile cercare gli “amici che vivono nella mia città”, “la gente dalla mia città natale appassionata del trekking”, gli “amici di amici che sono stati in un parco naturale”, gli “ingegneri del software che vivono a Roma”, le “persone che hanno i miei stessi mi piace”,o le “persone che amano il tennis e vivono nelle vicinanze”;
  • Foto: è ad esempio possibile cercare tra “foto che mi piacciono”, o “foto della mia famiglia”, “foto dei miei amici prima del 2000″, “foto dei miei amici scattate a New York”, o “foto del Colosseo”;
  • Luoghi: sarà possibile cercare “ristoranti a Venezia”, “città visitate dalla mia famiglia”, “ristoranti giapponesi dove sono stati i miei amici”, “attrazioni turistiche in Spagna visitate dai miei amici” e così via;
  • Interessi: chiavi di ricerca come “la musica che piace ai miei amici”, i “film che apprezzano gli amici ai quali piacciono i miei stessi film”, o “che lingue parlano i miei amici”, i “giochi di strategia giocati dagli amici dei miei amici”, o “i libri letti da i miei amici” ecc. ecc.
http://www.localstrategy.it/oltreoceano-facebook-cresce-nella-local-search-presto-in-italia/

martedì 20 gennaio 2015

il valore del cliente nei centri wellness:costruire valore nel tempo

Molti centri sportivi, palestre,piscine ,sono orientate in questo momento di crisi economica ad abbassare i prezzi degli abbonamenti pur di mantenere una quota dimercato, a discapito della gestione e della qualità del servizio: prezzi più bassi equivale a minori entrate quindi minori investimenti in relazione allla qualita delle strutture e dei servizi.
in realtà acquisire un cliente è oggi un vero lavoro, un costo continuo che deve essere visto come un investimento per la crescita del centro.se fidelizzare i clienti è la priorità in qualsiasi contesto, crescere in nuova clientela vuol dire prendere nuovi target e a questo punto forse è il caso che invece di abbassare annuali a 20 euro al mese ,ci si accorga che il valore del cliente non è nell'immediato ma cresce con il tempo pertanto accorciare la lunghezza degli abbonamenti rendodoli più vendibili ma mantenendo un valore mese adeguato al servizio e lavorare sul ciclo di vita del cliente che nel tempo ci puo' dare molto ,moltissimo intermini di valore per il centro.

lunedì 19 gennaio 2015

Dopo le feste picco di iscrizioni in palestra, yogalates e piloxing i nuovi trend

Con l'anno nuovo scatta la corsa all'iscrizione in palestra. Soprattutto giovani donne all'inseguimento del girovita perfetto, dopo gli eccessi a tavola del Natale e del Capodanno. Una boccata d'ossigeno per il settore, che anche quest'anno ha conosciuto fin da settembre un calo evidente degli iscritti, che hanno rinunciato all'abbonamento annuale per colpa della crisi.

"Non è quantificabile il calo, ma viviamo una situazione di sofferenza. In questo mese dovrebbe esserci un incremento delle iscrizioni di chi vuole tornare in forma dopo le feste. I giovani non rinunciano perché per loro la palestra è anche un aggregatore sociale". A fotografare per l'Adnkronosa Salute è Paolo Adami, presidente della Federazione italiana aerobica e fitness (Fiaf).

Ma gli appassionati del fitness o i neofiti alla disperata ricerca dell'elisir per bruciare più calorie possibili nel minor tempo cosa troveranno ad attenderli? Il trend del 2015 è il fitness a ritmo di danza: si fa in palestra ma 'ruba' i passi alla danza garantendo tonicità e agilità. Ecco quindi direttamente dagli Usa il 'piloxing': un metodo che unisce il meglio del pilates, della boxe e della danza. Si può praticare a piedi nudi utilizzando dei guanti speciali con pesi che permettono di lavorare sulla massa muscolare. Poi c'è 'S Factor': una danza sexy che mette insieme lo yoga, il ballo, il pilates e la 'pole-dance'.

Dalla Nuova Zelanda arriva 'Body Jam': ci si muove sulle frequenze del ritmo della musica da discoteca o sonorità latino-americane per bruciare in palestra le agognate calorie. Per chi invece ha bisogno di aiutare la postura e alleviare il mal di schiena c'è anche lo 'Yogalates', mix di yoga e pilates, per lavorare sulla flessibilità e il rinforzo di muscoli specifici.

"Le palestre hanno la necessità di stare al passo con le mode, dagli anni dello step e dello spinning ormai conclusi si è passati alla tante varianti della zumba - spiega Adami - servono novità divertenti e stimolanti da offrire ai nuovi iscritti. E' chiaro che chi rinuncia alla palestra per motivi economici, ma ha una cultura sportiva ed è abituato a muoversi per sentirsi in forma e in salute, si sposta su altri sport che può fare anche a 'costo zero', ad esempio la corsa o la camminata veloce".

"Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per stare in forma - ricorda l'esperto - basterebbero 10 mila passi al giorno e non serve essere dei maratoneti per farli. Oggi poi con i tanti braccialetti 'hi tech' o 'app' conta passi sullo smartphone è più facile controllare quanto ci si muove e invertire tendenze sedentarie".

Quando ci si iscrive in palestra, bisogna sempre assicurarsi della preparazione e formazione dello staff. "Gli istruttori devono essere capaci e competenti - precisa Adami - purtroppo non sempre è così. Non devono solo far divertire, ma garantire che l'esercizio venga svolto nel modo corretto per non essere controproducente per il fisico del cliente. Ma il settore soffre di una carenza di laureati in scienze motorie in grado di fare bene questo mestiere. L'importante - osserva - è che i titolari di palestra si affidino nella selezione degli istruttori agli standard europei, da tempo in vigore anche in Italia".

Se gennaio è il mese del ritorno in palestra dopo le feste, consentendo agli operatori di incrementare gli iscritti, l'altro periodo di rilancio per il settore è dopo la la Pasqua. "Tra marzo e aprile scatta l'ansia da prova costume da bagno - assicura Adami - ecco che la pancetta per gli uomini e le rotondità di troppo per le donne diventano gli incubi da cancellare faticando e sudando in palestra. Forse sarebbe meglio - conclude - prepararsi prima e non aspettare l'ultimo minuto per tornare in forma"http://www.focus.it/scienza/salute/dopo-le-feste-picco-di-iscrizioni-in-palestra-yogalates-e-piloxing-i-nuovi-trend

Il futuro del fitness passa dai 50–75 anni: dove il mondo sta già costruendo business veri

 Negli ultimi anni il settore del fitness ha parlato molto di Gen Z, digital fitness, wearable e intelligenza artificiale. Tutto vero. Ma ...