Nel 2018, il settore delle startup che coniuga sport e tecnologie ha sfiorato i 364 milioni di euro con un incremento del 27,4% rispetto all'anno precedente. È quanto emerge dall' European sports tech report 2019 realizzato da SportsTechX. Dopo il boom registrato a cavallo del biennio 2014-2015, quando gli investimenti sono passati da 90,6 milioni a oltre 200 milioni, lo scorso anno lo sport tech ha raggiunto un valore di 363,9 milioni di euro. La cifra record è stata ottenuta con una diminuzione nel numero dei round di investimento passati da 216 a 121, dopo aver raggiunto il picco nel 2016 con 223.Tra le startup che hanno ottenuto il maggior numero di investimenti ci sono quelle dedicate alla fan experience e alle performance degli atleti. I settori di riferimento sono il calcio, il fitness e gli eSports.
mercoledì 9 ottobre 2019
Gli investimenti nello “sport tech” europeo continuano a crescere.
Nel 2018, il settore delle startup che coniuga sport e tecnologie ha sfiorato i 364 milioni di euro con un incremento del 27,4% rispetto all'anno precedente. È quanto emerge dall' European sports tech report 2019 realizzato da SportsTechX. Dopo il boom registrato a cavallo del biennio 2014-2015, quando gli investimenti sono passati da 90,6 milioni a oltre 200 milioni, lo scorso anno lo sport tech ha raggiunto un valore di 363,9 milioni di euro. La cifra record è stata ottenuta con una diminuzione nel numero dei round di investimento passati da 216 a 121, dopo aver raggiunto il picco nel 2016 con 223.Tra le startup che hanno ottenuto il maggior numero di investimenti ci sono quelle dedicate alla fan experience e alle performance degli atleti. I settori di riferimento sono il calcio, il fitness e gli eSports.
giovedì 19 settembre 2019
FARE SPORT A STOMACO VUOTO AIUTA A PERDERE PESO, VERO O FALSO?
Il Medico Nutrizionista Stefania Setti risponde su Humanitas salute al quesito che ancora oggi divide gli sportivi: fare sport a digiuno oppure dopo aver mangiato cibo energetico per affrontare l’esercizio?
“Vero. Nonostante non ci siano ancora risultati certi e definitivi, nuove ricerche sembrano dimostrare che fare attività fisica a stomaco vuoto sia efficace per perdere peso – spiega l’esperta –. Secondo uno studio dell’Università di Bath (UK), fare movimento dopo un’abbondante colazione ricca di carboidrati, come biscotti, fette biscottate, pane o cereali, non avrebbe gli stessi effetti sul tessuto adiposo rispetto all’attività fisica svolta a digiuno. Questa differenza è dovuta molto probabilmente al fatto che, dopo una colazione ricca, l’energia necessaria per lo sforzo fisico viene ricavata dai carboidrati appena introdotti, mentre le riserve di grasso non vengono intaccate. Se invece lo sforzo fisico avviene a stomaco vuoto, l’energia necessaria verrà presa dalle riserve adipose e in eccesso, grazie anche al più favorevole quadro ormonale caratterizzato da bassi livelli di insulina, condizione che favorisce la lipolisi. Quindi, per dimagrire o per mantenersi in forma, sembra che l’attività fisica a digiuno, praticata con regolarità, sia quella più indicata, tenendo sempre però conto dello stato di salute individuale, la durata e l’intensità dell’attività fisica che si intende svolgere. Ad esempio, bambini e diabetici dovrebbero sempre consumare una merenda leggera, composta da un frutto, dei grissini o crackers integrali, uno yogurt, oppure della frutta secca, prima di impegnarsi nell’attività fisica.”
“Vero. Nonostante non ci siano ancora risultati certi e definitivi, nuove ricerche sembrano dimostrare che fare attività fisica a stomaco vuoto sia efficace per perdere peso – spiega l’esperta –. Secondo uno studio dell’Università di Bath (UK), fare movimento dopo un’abbondante colazione ricca di carboidrati, come biscotti, fette biscottate, pane o cereali, non avrebbe gli stessi effetti sul tessuto adiposo rispetto all’attività fisica svolta a digiuno. Questa differenza è dovuta molto probabilmente al fatto che, dopo una colazione ricca, l’energia necessaria per lo sforzo fisico viene ricavata dai carboidrati appena introdotti, mentre le riserve di grasso non vengono intaccate. Se invece lo sforzo fisico avviene a stomaco vuoto, l’energia necessaria verrà presa dalle riserve adipose e in eccesso, grazie anche al più favorevole quadro ormonale caratterizzato da bassi livelli di insulina, condizione che favorisce la lipolisi. Quindi, per dimagrire o per mantenersi in forma, sembra che l’attività fisica a digiuno, praticata con regolarità, sia quella più indicata, tenendo sempre però conto dello stato di salute individuale, la durata e l’intensità dell’attività fisica che si intende svolgere. Ad esempio, bambini e diabetici dovrebbero sempre consumare una merenda leggera, composta da un frutto, dei grissini o crackers integrali, uno yogurt, oppure della frutta secca, prima di impegnarsi nell’attività fisica.”
lunedì 9 settembre 2019
Indice di sportività per le città Italiane
Tra gli indicatori
che compongono l’Indice di sportività 2018 c’è il tasso di praticabilità
sportiva”, ricavato dai dati del Coni a proposito della presenza sul territorio
di società che permettono di praticare i vari sport
Sono diversi i parametri elaborati dal quotidiano di Confindustria
per la compilazione della
classifica.
L’Indice,
che si basa su 50 discipline sportive (per ognuna i dati fanno riferimento a
società, atleti, risultati) e su numerosi aspetti della realtà sociale ed
economica legata allo sport, verrà poi utilizzato nel calcolo della
tradizionale classifica sulla Qualità della vita.
lunedì 22 luglio 2019
Settimana Europea dello Sport 2019
A settembre un solo motto #beactive
Riparte la settimana europea dello sport
dal 23 al 30 Settembre 2019
con il patrocinio dell'Ufficio per lo sport del Governo .
Riparte la settimana europea dello sport
dal 23 al 30 Settembre 2019con il patrocinio dell'Ufficio per lo sport del Governo .
Con il saluto del commissario europeo per l’educazione, la cultura, la gioventù e lo sport Tibor Navracsics si è svolto a Bruxelles (18-19 giugno 2019) il primo incontro degli Ambasciatori della Settimana europea dello sport 2019.Rivolgendosi agli Ambasciatori il commissario Navracsics ha affermato: “voi siete il volto dello sport in Europa. La gente guarda a voi e ai vostri risultati. Non è solo una questione di prestazioni: correre più veloce o saltare più in alto. Le persone ammirano e rispettano le virtù che mostrate con il vostro atletismo e l'amore con cui praticate sport. Siete simboli di spirito e realizzazione, di superamento dei propri limiti. Voi rappresentate la perseveranza, la dedizione e la resilienza. Il legame con il vostro pubblico vi consentirà di dare un contributo unico alla Settimana. Siete un modello. E vi ringrazio per aver raccolto la sfida.”
giovedì 27 giugno 2019
Fitness Gaming con iWall
Una nuova categoria di prodotti per il fitness si sta
affermando come gli "Exer-games", Fitness Entertainment,Fitness
Gaming - semplicemente sono prodotti che offrono intrattenimento e spesso hanno
le caratteristiche di Video Game Play.
Si tratta di prodotti basati su software
di gioco che ti muovi fisicamente per giocare - tu diventi il controller di
gioco. Consentono una grafica avanzata, un'esperienza coinvolgente, una varietà
continua con nuovi giochi e livelli e attirano molta attenzione. Questi nuovi
giochi di fitness tracciano i dati degli utenti, hanno classifiche, consentono
sfide e fanno avanzare l'utente attraverso i livelli di gioco.
Tra questi prodotti spicca iWALL, presentato al recente FIBO
di Colonia.
iWall è una piattaforma di gioco che trasforma il corpo dei
giocatori in un controller di gioco. iWall utilizza grafica di alta qualità e
giochi interattivi coinvolgenti per sfidare i giocatori a utilizzare i
movimenti del corpo e i gesti per controllare il gameplay. Adatto a tutte le
fasce di età, i giochi sfidano 1-2 giocatori alla volta attraverso l'exergaming
(esercizio motivazionale e attività fisica).
L'iWall viene fornito con quattro giochi precaricati:
Parkour, Shadow Master, Space Shooter e Deepsea Dash. (Space Shooter testa la
resistenza superiore del corpo dei giocatori, mentre Shadow Master sfida il
controllo del proprio corpo.) Parkour sfida i giocatori a correre sui tetti dei
grattacieli virtuali e trovare la strada migliore per battere gli altri
giocatori. I giocatori possono spostarsi a destra oa sinistra per evitare
ostacoli e possono accovacciarsi, saltare o usare le zip line per trovare il
miglior percorso possibile. Inoltre, correre sul posto aumenta notevolmente la
velocità dell'avatar, che è il fattore chiave nel determinare il vincitore.
lunedì 10 giugno 2019
eSports, il nuovo che avanza delle discipline sportive.
L’espansione degli eGames è sicuramente dovuta all’evoluzione tecnologica che rende sempre più facile l’accesso, la condivisione e l’interazione tra “gamers” e pubblico, ma anche alla diffusione di eventi on-site che richiamano persone da tutto il mondo e che richiedono un’organizzazione tutt’altro che amatoriale.
Gli eSports non sono per niente giochi di nicchia “da nerd”, bensì un vero e proprio fenomeno globale, tanto da attrarre l’attenzione dei grandi club professionistici e per farne parte non basta più chiudersi in camera con joystick e cuffiette, occorre preparazione fisica e mentale, la capacità di giocare in squadra, fair play e professionalità.
Si cerca di coinvolgere il consumatore sotto tre aspetti: giocare, visualizzare, creare. Oltre all’attività classica del gioco, si è immersi oggi in realtà virtuali mozzafiato grazie a grafiche in continuo miglioramento ed è possibile per tutti creare contenuti – anche in diretta – da condividere con la community.
In attesa di questo riconoscimento, gli eSports sono comunque considerabili come attività sportiva vera e propria; un fenomeno in costante crescita soprattutto fra i millennial, capace di generare numeri meritevoli per ora quantomeno di monitoraggio.
In attesa di un regista comune (ed in attesa delle decisioni del CIO e successivamente del Coni) gli eSports in Italia si stanno sviluppando a macchia di leopardo grazie soprattutto agli sforzi di alcune organizzazioni, alcune delle quali ambiscono a tirar fuori dal cassetto il sogno di diventare o di avere una federazione sportiva riconosciuta.
Inoltre mancano regole precise e comuni per affrontare l’inquinamento degli interessi economici: basta pensare al fenomeno match fixing, al cheating ed al betting, che come per qualsiasi altro evento determinato dai risultati, rischiano di influenzare e danneggiare la credibilità del sistema eSports.
Gli eSports non sono per niente giochi di nicchia “da nerd”, bensì un vero e proprio fenomeno globale, tanto da attrarre l’attenzione dei grandi club professionistici e per farne parte non basta più chiudersi in camera con joystick e cuffiette, occorre preparazione fisica e mentale, la capacità di giocare in squadra, fair play e professionalità.Si cerca di coinvolgere il consumatore sotto tre aspetti: giocare, visualizzare, creare. Oltre all’attività classica del gioco, si è immersi oggi in realtà virtuali mozzafiato grazie a grafiche in continuo miglioramento ed è possibile per tutti creare contenuti – anche in diretta – da condividere con la community.
In attesa di questo riconoscimento, gli eSports sono comunque considerabili come attività sportiva vera e propria; un fenomeno in costante crescita soprattutto fra i millennial, capace di generare numeri meritevoli per ora quantomeno di monitoraggio.
In attesa di un regista comune (ed in attesa delle decisioni del CIO e successivamente del Coni) gli eSports in Italia si stanno sviluppando a macchia di leopardo grazie soprattutto agli sforzi di alcune organizzazioni, alcune delle quali ambiscono a tirar fuori dal cassetto il sogno di diventare o di avere una federazione sportiva riconosciuta.
Inoltre mancano regole precise e comuni per affrontare l’inquinamento degli interessi economici: basta pensare al fenomeno match fixing, al cheating ed al betting, che come per qualsiasi altro evento determinato dai risultati, rischiano di influenzare e danneggiare la credibilità del sistema eSports.
martedì 4 giugno 2019
La palestra 4.0: un mix di Experience
LA PALESTRA MIX DI EXPERIENCE
Il concetto è chiaro: allenarsi sarà come entrare in un ristorante con diverse cucine, assaggiare vari piatti e decidere qual è di maggiore gradimento. Per ordinarlo ancora la volta successiva o sperimentare qualcosa di inedito.
"Vogliamo costruire un canale di comunicazione aperto 24 ore su 24 per dare alle persone quello che vogliono, quando lo vogliono» rileva Nerio Alessandri. Unendo universo fisico e virtuale: se non ci bastano i suggerimenti digitali, potremo facilmente fissare un appuntamento in presenza con il coach, anche a domicilio; telefonargli, seguire una sua lezione in diretta sullo schermo del tapis roulant o della cyclette. «Prendiamo i Millennials: sono le persone meno fedeli della terra. Combattono le abitudini, amano cambiare costantemente. E ciò si riflette anche quando si allenano: se ciò che vivono non li soddisfa, smettono dopo un mese o due. Bisogna stravolgere l’approccio, puntare il più possibile sulla varietà delle esperienze. In palestra, a casa, all’aperto. Dappertutto»
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