martedì 7 luglio 2020

l’Italia è salita in bicicletta dopo il lockdown


Gli italiani hanno mantenuto il proposito di fare più attività fisica una volta finito il lockdown. E molti di loro per realizzarlo hanno scelto la bicicletta, che unisce l’aspetto sportivo all’utilità degli spostamenti. Per rendersi conto dell’entità di questo fenomeno sono sufficienti pochi dati. Il primo è relativo alle vendite di due ruote.

Secondo Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) dalla riapertura dei negozi ad oggi le vendite di bici tradizionali e a pedalata assistita hanno registrato un +60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con aumento di circa 200 mila pezzi venduti nel solo mese di maggio rispetto al 2019. Per quel che riguarda invece il loro utilizzo è da poco stata pubblicata un’indagine da parte di Virtuoso, l’app che ha come obiettivo quello di trasformare l’attività fisica in sfida con gli amici e in gioco.

In base ai dati raccolti dai 150mila utenti dell’applicazione l’utilizzo medio della bicicletta è oggi di circa un’ora al giorno contro la mezz’ora scarsa dei mesi che hanno preceduto la quarantena. A favorire questo boom ha certamente contribuito la bella stagione ma anche il fatto che la bicicletta è il mezzo ideale per spostarsi in città senza dover prendere i mezzi pubblici, che presentano non pochi problemi a causa delle regole sul distanziamento, o peggio ancora le auto, che costringono a lunghe code e sono certamente il mezzo meno amico dell’ambiente.

“Se prima del lockdown la bici era sostanzialmente utilizzata per fare attività sportiva, anche se minima, oggi si utilizzano sempre di più le due ruote anche per gli spostamenti per necessità e quindi ad esempio per andare al lavoro, fare le piccole spese quotidiane oppure ritrovarsi con gli amici nei bar o al ristorante - si legge nell’indagine di Virtuoso - L’attività sportiva sulle due ruote, dopo la fine del lockdown è ripresa ovunque in tutta Italia con alcune differenze riscontrate in diverse parti d’Italia”. Sul podio delle città più virtuose spicca Bolzano, i cui abitanti hanno raggiunto una media di 82 minuti di attività quotidiana, seguiti da quelli de L’Aquila (66 minuti) e di Terni (64 minuti). In fondo a questa particolare classifica si trovano invece città come Catanzaro, con 21 minuti medi di attività, Macerata (21) e Sassari con (17).

“La bici può essere un validissimo ed ecologico mezzo di trasporto così come uno strumento per rimanere in forma - spiega i fondatori di Healthy Virtuoso Andrea Severino, Nicola Tardelli e Lorenzo Asuni - Come tutte le attività cardio, infatti, pedalare con regolarità (almeno 30 minuti al giorno) aiuta a mantenersi in forma e a migliorare la forma fisica. Secondo il Journal of Applied Physiology, dopo solo due settimane di allenamenti in bici a giorni alterni, la capacità del ciclista di bruciare grassi aumenta del 36%. Un altro studio, questa volta dei ricercatori della facoltà di medicina dell’Università di Stanford evidenzia che andare in bici  20-30 minuti al giorno aiuta coloro che soffrono di insonnia ad addormentarsi nella metà del tempo e aumenta di circa un’ora la durata totale del sonno”.

mercoledì 24 giugno 2020

La ripresa nel mondo del fitness tra luci ed ombre

Ad un mese dalla riapertura post lockdown delle palestre, il settore del fitness lancia segnali di cautela.
Se lo zoccolo duro degli iscritti nelle palestre non vedeva l'ora di ritornare ad allenarsi, c'è da evidenziare che tuttora pervade un senso di incertezza e paura da parte del 70% della clientela.
In generale l'affluenza in questo periodo non supera il 20/30% degli iscritti e molti centri i stanno prodigando per attivare corsi all'aperto ed attività outdoor che sono viste più sicure e meno vincolate da obblighi rispetto ad un ambiente chiuso.
Un esempio virtuoso di questa tendenza lo fornisce il centro Body Studio Colli di Palermo che ha aperto un village al'aperto per i suoi clienti. 

https://youtu.be/sDCHMBrek6U

giovedì 28 maggio 2020

Come sono cambiate le attitudini ed i comportamenti nel mondo durante il periodo di lockdown COVID- 19
I 18-34enni si sono attivati maggiormente per mantenere il proprio benessere psico-fisico anche in quarantena, modificando le proprie abitudini, dormendo di più e facendo esercizio.

Proprio in merito all'esercizio fisico si segnala una interessante ricerca svolta da Garmin analizzando i dati dei suoi utenti nelle varie discipline:

I wearable Garmin dispongono di oltre 20 diverse app sportive e di funzioni fitness integrate. Questo vasto set di funzionalità, combinato con una base di utenti globale in continua espansione, non ci dice solo se le persone si stanno spostando. Ci dice come si stanno muovendo.Relativamente al periodo di lockdown preso in considerazione, vediamo che l’Italia ha registrato un aumento del 105% del numero di attività fitness. Anche Francia, Spagna e UK hanno numeri in crescita rispettivamente dell’80%, del 93% e dell’8%. 

Queste percentuali fanno pensare che le persone nei paesi con le maggiori restrizioni siano anche quelle che cercano di reagire muovendosi di più, trovando modi alternativi di fare attività nella propria routine quotidiana, all’interno della propria casa.

 


giovedì 30 aprile 2020

Il nuovo Ecosistema del Fitness nel mercato Europeo



Durante l'ultima presentazione del report Deloitte sul mercato del Fitness in Europa, svoltasi quest'anno in formatto livestreaming dovuto al lockdown del CONVID-19,  è emersa la consapevolezza  che oramai il mondo del fitness non è solo fisico ma è inserito in un contesto molto più ampio dove son presenti. in modo sempre più importante, situazioni in ambito digitale, piattaforme, app, online gym, wearable, fitnessat home, che si allaciano ai contesti tradizionali dei clubs inddoor e alle attività outdoor.ù
I professionisti del fitness non possono permettersi di ignorare l'impatto della tecnologia sulle relazioni con i clienti. I tracker di attività, le app e altri dispositivi di monitoraggio della forma fisica e della salute stanno diventando sempre più popolari di giorno in giorno
Gli esperti concordano sul fatto che alcuni professionisti del fitness temono che la tecnologia possa sostituire i loro servizi, il che rende questi professionisti riluttanti ad accettare nuovi dispositivi e software. Ma ciò non cambia il fatto che i clienti stanno rapidamente adottando la tecnologia del fitness. Ciò obbliga personal trainer, gestori di palestre e proprietari di studi a capire come integrare le abitudini ad alta tecnologia dei clienti nelle loro esperienze all'interno della struttura.


mercoledì 1 aprile 2020

Calo dell'attività fisica a causa del Coronavirus: la ricerca Fitbit


Come facile prevedere, a causa del Coronvirus,i dati rilevati da Fitbit nell’ultimo periodo registrano un calo significativo dell’attività fisica. In Italia prima di tutto, ma ormai in misura diffusa e crescente.
Partendo dall’indice di riferimento per i normali livelli di attività riferito ai passi accumulati in ogni area, l’azienda ha pensato di analizzare l’attività di milioni di utenti Fitbit con caratteristiche simili durante lo stesso periodo dell’anno scorso.
La riduzione varia da Paese a Paese, e in particolare per quelli europei, è più significativa. Nella settimana conclusa lo scorso 22 marzo, si va infatti dal 7% al 38% di diminuzione del numero di passi registrati.
Anche l’andamento temporale nel conteggio dei passi è variato in base al Paese, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Per esempio, lo scostamento è avvenuto molto prima in Paesi come Cina e Hong Kong, i primi ad affrontare l’emergenza. Altri dati tuttavia, inducono un certo ottimismo: proprio ni questi Paesi, con l’aggiunta del Giappone, il numero dei passi sta ricominciando a salire.
In Europa invece, nella stessa settimana la maggiore riduzione del numero di passi accumulati è stata registrata in Spagna, Italia, Portogallo, Romania e Francia.

Da qui, anche la decisione Fitbit di offrire un proprio contributo.  L’applicazione Coach Premium è disponibile in versione gratuita per 90 giorni, con in più trenta nuovi contenuti sviluppati per la circostanza. Aspetto importante, l’app è accessibile a chiunque, anche chi non è cioè in possesso di un tracker o uno smartwatch.

L’applicazione include una serie di esercizi video personalizzati e sessioni di Audio Coaching per ciascun livello di forma fisica e di obiettivo quotidiano. Le sessioni vanno dai 7 ai 60 minuti, è possibile scegliere tra diversi istruttori e livelli di attività, così come tra una grande varietà di esercizi indoor. Inoltre, la possibilità di tracciare i progressi e fornire un riscontro durante l’esercizio, così la sessione successiva si adatterà al proprio livello e ai propri obiettivi.Infine, è fondamentale evitare il rischio di restare seduti troppo a lungo. L’idea Fitbit in questo caso è invitare parenti e amici a gareggiare nelle Sfide, come per esempio chi riuscirà a fare più passi in una giornata tra le mura domestiche e accumulare le relative medaglie virtuali.

martedì 3 marzo 2020

Una crisi ma anche una grande opportunità

Eravamo tutti molto sbalorditi un mese fa a vedere una grande nazione come la Cina mettere in quarantena intere città, costruire nuovi ospedali in 10 giorni per accudire i contagiati dal oramai famoso Coronavirus.
Pensavamo ad un evento lontano da noi, facilmente controllabile..
Eppure oggi siamo a parlare di una emergenza Nazionale italiana che non ha precedenti negli ultimi 50 anni.
Zone intere, comuni e Regioni d'Italia sottoposte a vincoli molto rigidi che stanno impattando le nostre vite e le nostre attività quotidiane.
Tutto questo però ci sta insegnando che la vita e la salute sono al primo posto nei valori.
La salute è sempre stata la leva per esaltare l'attività fisica come farmaco per stare bene e prevenire le malattie.
Ora questa situazione, dove intere regioni per 15 giorni hanno decretato la chiusura di centri sportivi e palestre, ha evidenziato la necessità di comunicare comunque i benefici dello sport con nuove modalità
attraverso i canali social, il live streaming e ha fatto emergere il concetto di palestra open con attività outdoor e on demand.
E' stata anche l'occasione per molti centri a provvedere a sanificare gli ambienti e disinfestare gli spogliatoi.
Ora non sappiamo come si evolverà la situazione ma sicuramente occorreranno nuove misure a supporto di un settore che ha sempre fatto della salute e dello stile di vita una bandiera.
Speriamo che le nostre istituzioni diano respiro a questo settore che poche volte partecipa ai tavoli istituzionali e governativi in caso di emergenze.
Non Fermiamo le Palestre e i Centri Sportivi!

Marco Magnani

lunedì 2 marzo 2020

Fare attività sportiva migliora sempre il sistema immunitario

A seconda di come e quanto lo si pratica, lo sport può migliorare o ridurre le difese immunitarie dell'organismo e, di conseguenza, diminuire o aumentare la probabilità di contrarre malattie da raffreddamento come influenza, raffreddore, tosse e mal di gola. Studi condotti sugli atleti e su persone che praticano attività fisica in modo regolare a livello amatoriale hanno evidenziato che l'allenamento moderato, che mantiene in forma l'organismo senza stressarlo, contribuisce a potenziare la capacità di contrastare i virus respiratori prima che possano attecchire e causare i tipici malanni stagionali. Naturalmente, non ci si può aspettare di ottenere una protezione assoluta, ma soltanto un piccolo aiuto. Al contrario, sono da evitare gli allenamenti troppo intensi e prolungati o, comunque, al di sopra del proprio livello atletico. In questo caso, infatti, lo sforzo eccessivo e il dispendio energetico concentrato indeboliscono l'organismo, rendendolo più facilmente attaccabile dagli agenti patogeni. Ecco alcune regole da seguire per sostenere il sistema immunitario degli sportivi e minimizzare il rischio di malanni stagionali.

Il futuro del fitness passa dai 50–75 anni: dove il mondo sta già costruendo business veri

 Negli ultimi anni il settore del fitness ha parlato molto di Gen Z, digital fitness, wearable e intelligenza artificiale. Tutto vero. Ma ...