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lunedì 10 maggio 2021

Il ritorno delle palestre all'attività tra ansie e perplessità : Il Fitness può essere un nuovo volano sociale

 Si avvicina la data del 1 Giugno, quando riapriranno le attività per le Palestre e le Piscine al chiuso , ovvero i due comparti che hanno subito maggiori restrizioni negli ultimi 14 mesi , da quando è scoppiata l'emergenza Covid -19.

A questa data ci si avvicina con stati d'animo diversi: il settore non ha goduto di ristori adeguati e molte realtà faranno fatica a riprendere fiato con la prospettiva di dover recuperare i 7 mesi di chiusura alla clientela, nonostante la voglia di tornare in palestra da parte dei clienti.

Molti centri si sono attrezzati per l'outdoor facendo di necessità virtù, utilizzando aree proprie come i parcheggi interni ,oppure delocalizzando all'esterno in spazi dedicati le proprie attività.

Ma la riapertura segnerà un nuovo modo di porre il servizio fitness: non più legato solo all'aspetto ludico estetico che ha prevalso negli ultimi anni, ma sarà primario, nel metodo e nella comunicazione, il concetto di luogo della salute , luogo essenziale alla vita sociale delle persone per il mantenimento del loro stato di salute fisica e mentale .Il Fitness deve essere percepito come volano sociale per la salute delle persone.

Aggiungere servizi medicali e di sanità integrativa porterebbe il centro fitness ad essere un hub di prevenzione e punto di riferimento per chi vuole vivere in salute.

Occorrerà un piano finanziario diverso dal solito, dove variabili quali la durata degli abbonamenti venduti e la metodologia di gestione dei costi fissi sarà la chiave strategica per uno sviluppo positivo della economicità delle strutture , oramai allo stremo come mai nel passato. 

lunedì 26 aprile 2021

Inattività fisica e chiusura palestre :le conseguenze del Covid sulla salute delle persone


Dopo un anno di Covid, confinati nello spazio di casa senza palestre, piscine e la possibilità di uscire quando vogliamo, gli effetti della sedentarietà iniziano a farsi sentire sia a livello fisico che psicologico. E’ vero che una corsetta al parco non ci viene negata e che anche a casa possiamo allenarci con le app, ma non è proprio la stessa cosa.



 Con palestre e piscine in molti casi chiuse, più spesso in casa anche per lavoro con lo smartworking, siamo diventati più sedentari. Questo ha un impatto sulla salute: gli esperti ritengono che la riduzione dell'attività fisica sperimentata durante i primi mesi della pandemia potrebbe portare a un aumento annuale di oltre 11,1 milioni di nuovi casi di diabete di tipo 2 e provocare oltre 1,7 milioni di decessi globalmente. Le stime sono presentate dai ricercatori dell'Università statale di San Paolo (UNESP), in Brasile, in un articolo su Frontiers in Endocrinology. Gli autori sottolineano che c'è un "bisogno urgente" di raccomandare l'attività fisica durante l'emergenza Covid. Tra le fonti di dati, la revisione ingloba un sondaggio online internazionale condotto da un gruppo di 35 istituti di ricerca in diversi continenti. Secondo i risultati, preliminari in quanto si riferiscono ai primi 1.000 volontari che hanno compilato un questionario, il livello di attività fisica è diminuito del 35% nei primi mesi di lockdown, e con un aumento del 28,6% dei comportamenti sedentari, come stare seduti o sdraiati a lungo. Studi precedenti avevano già dimostrato che la mancanza di attività fisica ha contribuito a causare circa 33 milioni di casi di diabete di tipo 2 nel 2019 e 5,3 milioni di decessi nel 2018.Sulla base dei dati relativi al periodo precedente alla pandemia, i ricercatori hanno stimato che l'attuale prevalenza di inattività fisica sia del 57,3% tra gli ultracinquantenni e del 57,7% tra le persone a rischio di diabete, così che la mancanza di esercizio fisico può essere considerata responsabile del 9,6% dei casi di diabete (11,1 milioni) e del 12,5% dei decessi per tutte le cause nel mondo (1,7 milioni) se questa prevalenza persiste per lungo tempo. 

mercoledì 3 marzo 2021

Le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità sull'attività fisica durante il lockdown

 

In un articolo pubblicato
su
Frontiers in Endocrinology, un gruppo di ricercatori brasiliani dell’Università statale di San Paolo (UNESP) stima che nei primi mesi di reclusione imposti dalla pandemia ci sia stata una riduzione del 35% dei livelli di attività fisica a fronte di un aumento del 28% del numero di comportamenti sedentari, come per esempio stare a lungo seduti o sdraiati. Con palestre e piscine in molti casi chiuse, e spesso a casa in smartworking, l’esercizio scarseggia e l’impatto sulla salute si fa sentire: gli autori dello studio ritengono che la riduzione dell’attività fisica nei primi mesi della pandemia non solo abbia portato a un incremento annuale di oltre 11,1 milioni di nuovi casi di diabete di tipo 2, ma abbia anche provocato oltre 1,7 milioni di decessi in tutto il mondo.

«Studi recenti dimostrano che i diabetici non ben controllati corrono un rischio maggiore di sviluppare forme gravi di Covid-19 anche mortali. Da altre ricerche emerge invece che l’allontanamento sociale e il confinamento riducono i livelli di attività fisica, aumentano i comportamenti sedentari e abbassano la qualità della nutrizione. E il nostro articolo serve come ammonimento sulle conseguenze dannose di queste tendenze» spiega

Emmanuel Gomes Ciolac, ricercatore al Dipartimento di educazione fisica dell’UNESP a Bauru e coordinatore dello studio. Sulla base dei dati relativi al periodo precedente alla pandemia gli autori hanno stimato che l’attuale prevalenza di inattività fisica sia del 57,3% tra gli ultracinquantenni e del 57,7% tra le persone a rischio di diabete. «E se questi tassi di prevalenza dovessero persistere, la mancanza di esercizio fisico sarebbe responsabile del 9,6% dei casi di diabete» scrivono i ricercatori. E Ciolac conclude: «Le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sull’attività fisica durante il lockdown parlano di seguire lezioni di ginnastica online, giocare con i bambini, salire e scendere le scale e perfino camminare sul posto».

mercoledì 10 febbraio 2021

I dispositivi indossabili aumentano la motivazione al Fitness??

 La tecnologia indossabile, e più specificamente i fitness tracker, sono gadget che monitorano metriche come passi, distanza, calorie, sonno e persino frequenza cardiaca. Le innovazioni tecnologiche significano che ora puoi inserire i tuoi obiettivi di fitness e ricevere suggerimenti giornalieri, ma ricevere questo promemoria dà davvero alle persone la spinta di cui hanno bisogno per rimanere in palestra oltre l'auto-motivazione e la forza di volontà?I dispositivi chiamati activity tracker stanno diventando sempre più popolari tra i frequentatori di palestra. In effetti, secondo l'American College of Sports Medicine, la tecnologia indossabile era stata nominata come la tendenza di consumo globale numero uno nel settore del fitness per il 2020.

Una ricerca condotta da Better mostra che quasi i tre quarti delle persone che indossano fitness tracker lo fanno per monitorare i propri progressi, mentre il 62% di coloro che li indossano li utilizza per aumentare la motivazione a fare esercizio. Un altro 46% vuole capire meglio il proprio corpo monitorando cose come la frequenza cardiaca, i passi effettuati e le calorie bruciate.

"Un certo numero di fitness tracker consente agli utenti di competere con gli amici e condividere i loro risultati e la trasformazione fisica tramite i social media, il che potrebbe essere un ottimo modo per ottenere supporto e rimanere motivati"

"Inoltre, se associati alla giusta app complementare, molti di questi tracker consentono all'utente di accedere ad allenamenti personalizzati e programmi su misura per i propri obiettivi di fitness. Ciò può rafforzare la responsabilità dell'esercizio e servire da incentivo a lavorare in modo più professionale ".

Da quando hanno iniziato a utilizzare la tecnologia indossabile, oltre la metà delle persone intervistate da Better ha notato di essere più motivata con le sessioni in palestra, con un numero simile che afferma di esercitarsi più frequentemente e in modo coerente. Nel frattempo, il 48% ha affermato di aver iniziato a raggiungere gli obiettivi di allenamento che si erano prefissati.


mercoledì 20 gennaio 2021

Fitness First lancia la piattaforma di allenamento gratuito chiamata FitX Player

 

Il nuovo hub fornirà lezioni su richiesta e dal vivo in una serie di discipline, comprese le lezioni SHRED interne di HIIT, Yoga, Pilates e Fitness First

 Fitness First ha lanciato una nuova piattaforma fitness digitale gratuito, offrendo agli utenti una vasta gamma di lezioni virtuali e sessioni di allenamento.

 Chiamata FitX Player, la risorsa online fornirà lezioni popolari come HIIT, Yoga, Pilates, nonché l'esclusiva classe SHRED di Fitness First, che combina il sollevamento con una lezione basata su HIIT per controllare il consumo di calorie, la forza e il condizionamento.

 Lanciato il "Blue Monday", il 18 gennaio, il terzo lunedì di gennaio, spesso definito il "giorno più triste dell'anno", l'hub offrirà sia lezioni dal vivo che più di 50 sessioni su richiesta.

 La programmazione e il supporto di FitX Player sono stati progettati per tutti i tipi di livelli di fitness, come parte dei piani per renderlo accessibile a tutti nel Regno Unito.

 Il lancio vedrà FitX offrire un programma completo di lezioni in boutique dal vivo, "realizzate per tutte le esigenze".

 "Con il Regno Unito nel bel mezzo del suo terzo blocco nazionale - e molti allenamenti online si sono esauriti nel 2020 - siamo in missione per dare una scossa al viaggio del fitness della nazione e supportare tutti per costruire e mantenere una mentalità sana", ha detto Fitness First.

 "Ora è più importante che mai creare abitudini di fitness positive e siamo lieti di annunciare il lancio di FitX Player, un centro fitness gratuito con un incredibile programma di lezioni virtuali, da HIIT a SHRED, Yoga, Pilates e altro ancora."

mercoledì 1 aprile 2020

Calo dell'attività fisica a causa del Coronavirus: la ricerca Fitbit


Come facile prevedere, a causa del Coronvirus,i dati rilevati da Fitbit nell’ultimo periodo registrano un calo significativo dell’attività fisica. In Italia prima di tutto, ma ormai in misura diffusa e crescente.
Partendo dall’indice di riferimento per i normali livelli di attività riferito ai passi accumulati in ogni area, l’azienda ha pensato di analizzare l’attività di milioni di utenti Fitbit con caratteristiche simili durante lo stesso periodo dell’anno scorso.
La riduzione varia da Paese a Paese, e in particolare per quelli europei, è più significativa. Nella settimana conclusa lo scorso 22 marzo, si va infatti dal 7% al 38% di diminuzione del numero di passi registrati.
Anche l’andamento temporale nel conteggio dei passi è variato in base al Paese, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Per esempio, lo scostamento è avvenuto molto prima in Paesi come Cina e Hong Kong, i primi ad affrontare l’emergenza. Altri dati tuttavia, inducono un certo ottimismo: proprio ni questi Paesi, con l’aggiunta del Giappone, il numero dei passi sta ricominciando a salire.
In Europa invece, nella stessa settimana la maggiore riduzione del numero di passi accumulati è stata registrata in Spagna, Italia, Portogallo, Romania e Francia.

Da qui, anche la decisione Fitbit di offrire un proprio contributo.  L’applicazione Coach Premium è disponibile in versione gratuita per 90 giorni, con in più trenta nuovi contenuti sviluppati per la circostanza. Aspetto importante, l’app è accessibile a chiunque, anche chi non è cioè in possesso di un tracker o uno smartwatch.

L’applicazione include una serie di esercizi video personalizzati e sessioni di Audio Coaching per ciascun livello di forma fisica e di obiettivo quotidiano. Le sessioni vanno dai 7 ai 60 minuti, è possibile scegliere tra diversi istruttori e livelli di attività, così come tra una grande varietà di esercizi indoor. Inoltre, la possibilità di tracciare i progressi e fornire un riscontro durante l’esercizio, così la sessione successiva si adatterà al proprio livello e ai propri obiettivi.Infine, è fondamentale evitare il rischio di restare seduti troppo a lungo. L’idea Fitbit in questo caso è invitare parenti e amici a gareggiare nelle Sfide, come per esempio chi riuscirà a fare più passi in una giornata tra le mura domestiche e accumulare le relative medaglie virtuali.

Il futuro del fitness passa dai 50–75 anni: dove il mondo sta già costruendo business veri

 Negli ultimi anni il settore del fitness ha parlato molto di Gen Z, digital fitness, wearable e intelligenza artificiale. Tutto vero. Ma ...